
(AGENPARL) – ven 02 settembre 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=Q2%3d9wQ3J_uxfq_68_5rVw_E7_uxfq_5CnS1XvZ.hJn0oP3.4rJ_5rVw_E7i_OdtS_YsIqI.nJsU_5rVw_E7_uxfq_6Cs6o_OdtS_ZqG_uxfq_5C_5rVw_E7wVsZoJ_5rVw_F5qVt5._uxfq_6AAHuXA-74gs_ITzc_Tg0-_5rVw_F24Ip.8-_uxfq_5cA_ITzc_TgM3_ITzc_S9NAa0-DnSo_OdtS_ZnY-iVpUo_OdtS_ZqQwQ_5rVw_E7QjYn%26f%3dXEa4fL%265%3dpR6MfY.16w%26F6%3dV0cI%26C%3d4%26K%3dFU7d%262%3dT0dJ%26K%3d-4YLZ08n2daLT0f&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Venerdì 2 settembre 2022 – Sant’Elpidio, vescovo di Lione
Cni’n cuntra n’gheub o ‘n sòp, ‘ncuntra a desgrassia
Prorogate le domande di finanziamento per le reti antinsetto
La Regione Piemonte, riconoscendo la fondatezza della richiesta, ha disposto la proroga al 30 settembre prossimo dei termini di presentazione delle domande, che erano fissati a oggi, 2 settembre.
Gli uffici tecnici delle Unioni Agricoltori sono a disposizione per assistere le aziende che volessero ancora aderire al bando.
L’inflazione che aumenta con numeri a doppia cifra incide pesantemente sul comparto latte
“L’allarme congiunto sull’inflazione lanciato da due colossi del comparto lattiero caseario, Granarolo e Lactalis in Italia, è un segnale che non può essere sottovalutato. Confagricoltura si unisce alla loro richiesta di un intervento urgente del Governo per salvare le imprese del settore, strette nella morsa dell’aumento dei costi produttivi”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, interviene sul messaggio che Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, e Giovanni Pomella, AD di Lactalis Italia, hanno lanciato in modo congiunto, pur essendo concorrenti sul mercato, a conferma dell’eccezionale gravità della situazione del comparto. Entrambi chiedono un intervento pubblico per scongiurare che l’aumento dei costi energetici faccia schizzare il prezzo del latte oltre i 2 euro al litro.
“Le imprese sono allo stremo – aggiunge Giansanti – e a serio rischio tenuta. I consumatori, d’altro canto, non possono supportare ulteriori rincari del carrello della spesa. Chiediamo al Governo di sostenere tutta la filiera del latte, a cominciare dal comparto zootecnico, che è quello che soffre di più sia per il caro energia, sia per l’aumento del costo delle materie prime, ormai fuori controllo”.
A rischio la filiera legno-arredo per l’aumento dei costi dell’energia
Il presidente della Federazione nazionale Risorse Boschive e Coltivazioni Legnose di Confagricoltura, nonché presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia ha sottolineato l’allarme lanciato da Federlegno-Arredo sugli effetti che l’incremento dei costi energetici sta creando al comparto: “Siamo fortemente preoccupati per il futuro dell’intera filiera legno-arredo. Alcune aziende trasformatrici hanno già comunicato ai proprietari forestali e alle imprese boschive il blocco di alcune linee di produzione. Se l’industria del settore si ferma, ci sarà anche una contrazione del ritiro del legname, con conseguente crollo della produzione”.
Infatti, oltre all’aumento senza precedenti dei costi di produzione, la parte industriale della filiera sta facendo i conti con l’impennata degli oneri legati alla logistica e con la tendenza dei Paesi esportatori a utilizzare le produzioni nazionali per rispondere alla domanda interna.
“Questa situazione si riflette negativamente anche sui livelli dell’import italiano – commenta Allasia – Dobbiamo ripensare la nostra economia del legno e le relative filiere per arrivare a valorizzare e utilizzare di più la produzione nazionale, basti pensare che la materia prima italiana oggi lavorata dalle industrie di trasformazione non supera il 30% del totale e che l’Italia è il primo Paese per importazione di legname da industria”.
“Gli strumenti non mancano. Oltre alle risorse previste dal PNRR, non dimentichiamo che oggi abbiamo a disposizione una nuova Strategia Forestale Nazionale, con una dotazione annuale di 30 milioni di euro per il periodo 2022/23 e di 40 milioni per il 2024/32”.
Confagricoltura ritiene che Il settore forestale potrebbe fare la propria parte anche contro i rincari del costo del gas. Con una corretta gestione delle risorse boschive, infatti, la produzione di pellet, legna da ardere e cippato italiani potrebbero contribuire alla riduzione dei consumi di metano ad uso domestico.
Nocciole, per il momento nessun accordo sul prezzo
Si è conclusa con un’ampia partecipazione alla fiera del
Quest’anno alla fiera della nocciola di Castagnole Lanze, le parti agricola e industriale non sono riuscite ad arrivare a un accordo per l’indicazione di un prezzo di partenza della nocciola Piemonte IGP, che Confagricoltura ha chiesto di aumentare rispetto allo scorso anno a fronte del sostanzioso incremento dei costi di produzione che gli agricoltori sono stati costretti ad affrontare negli ultimi tempi.
L’annata corilicola è stata caratterizzata da una produzione notevolmente variegata: nell’areale storicamente più produttivo della Langa si è registrato infatti un fortissimo calo rispetto ad altre zone, per esempio l’Astigiano, dove le quantità risultano nella media. In generale, nonostante l’anomalo periodo siccitoso, il nocciolo ha resistito allo stress climatico, fornendo una produzione di qualità, con scarso cimiciato e con una pezzatura solo leggermente inferiore alla norma.
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