(AGENPARL) – gio 01 settembre 2022 1 settembre 2022
NOTIZIARIO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – ANNO XXIV
Garante privacy: la CIE per i residenti all’estero va integrata
Sì al Sistema che monitora la presenza dei minori stranieri non accompagnati
Antiriciclaggio, dal Garante via libera al database centralizzato
00N. 494
1 settembre 2022
NOTIZIARIO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – ANNO XXIV
Garante privacy: la CIE per i residenti all’estero va integrata
Sì al Sistema che monitora la presenza dei minori stranieri non accompagnati
Antiriciclaggio, dal Garante via libera al database centralizzato
Garante privacy: la CIE per
i residenti all’estero va integrata
Sì condizionato del Garante privacy sullo schema di decreto direttoriale con il quale il Ministero dell’interno approva il documento che disciplina le modalità organizzative e tecniche per il rilascio della Carta di identità elettronica (CIE) ai cittadini italiani residenti all’estero.
La corretta rappresentazione del ruolo svolto dal soggetto richiedente l’emissione della CIE per il minore – afferma il Garante – è infatti funzionale all’osservanza del principio di esattezza dei dati del Regolamento europeo, in relazione ai casi in cui i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale non siano esattamente riconducibili alla figura paterna o materna (ad es., minore affidato non al padre e alla madre biologici ma a coloro i quali esercitino la responsabilità genitoriale a seguito di trascrizione di atto di nascita formato all’estero, sentenza di adozione in casi particolari o riconoscimento di provvedimento di adozione pronunciato all’estero).
Il Garante, quindi, ha espresso parere favorevole a condizione che le persistenti criticità rilevate siano risolte nel documento tecnico aggiungendo alla locuzione già presente di “padre” e “madre, quella di “genitore” nella composizione: “padre/ genitore e madre/genitore”.
Per quando riguarda invece l’intera procedura, che si basa sull’infrastruttura e su soluzioni tecniche già utilizzate validamente per il rilascio ordinario della CIE, l’Autorità non ha ritenuto necessario indicare ulteriori misure.
Sì al Sistema che monitora
la presenza dei minori stranieri non accompagnati
Il Sistema informativo nazionale dei minori stranieri non accompagnati (SIM) è conforme alla disciplina di protezione dati. Lo ha stabilito il Garante privacy in un parere reso al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il quale ha dato il via libera allo schema di decreto del Presidente della Repubblica sui compiti del Dicastero in materia. L’Autorità, tuttavia, vista la rilevanza qualitativa e quantitativa delle informazioni trattate, ha chiesto al Ministero di svolgere una valutazione di impatto della protezione dati (Dpia),
prima di predisporre i protocolli di intesa con i diversi soggetti legittimati ad accedere al Sistema.
Il SIM consente infatti di monitorare la presenza dei minori stranieri non accompagnati, di tracciarne gli spostamenti sul territorio nazionale e di gestirne i dati relativi all’anagrafica, allo status e al loro collocamento.
La disciplina era stata già oggetto di uno schema di Dpcm, che il Consiglio di Stato aveva ritenuto non idoneo a disciplinare le attribuzioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in materia, indicando invece la necessità di adottare un regolamento governativo.
Il nuovo testo recepisce pressoché integralmente le osservazioni rese dal Garante in un parere del 2019. Dalle finalità del trattamento, di cui è titolare il Ministero, sono state infatti espunte quelle statistiche, di studio, di informazione e ricerca, mentre sono state precisate le modalità e le garanzie con cui legittimare la diffusione dei dati. Lo schema di regolamento precisa inoltre le tipologie di dati e di operazioni eseguibili e le modalità di accesso alle informazioni del SIM.
Infine, al compimento del diciottesimo anno d’età, è previsto che i dati del minore possano essere conservati esclusivamente per il tempo, non superiore a cinque anni, necessario ad adempimenti di natura amministrativa o contabile o allo svolgimento di politiche di integrazione. Alla scadenza del periodo i dati dovranno essere cancellati o anonimizzati.
Antiriciclaggio, dal Garante via libera al database centralizzato
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