
(AGENPARL) – Cagliari, 30 agosto 2022 – “Le accise sulle benzina prodotta in Sardegna vadano alla nostra isola”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia e candidato alla Camera dei deputati. “Quella dei Riformatori – ricorda Cappellacci- è una battaglia condivisa, che insieme mettemmo nero su bianco già nel 2013: “L’art. 1 della legge regionale n. 7 del 21 Gennaio 2014, approvata recitava: “Ai sensi dell’articolo 8, primo comma, lettera d), e secondo comma della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati generate nel territorio regionale anche se riscosse nel restante territorio dello Stato”. Il fine era ottenere una maggiore disponibilità di risorse per gli interventi infrastrutturali di cui la Sardegna ha estremo bisogno per recuperare il divario sofferto rispetto ad altre Regioni e dall’altro abbassare il prezzo alla pompa della benzina e del gasolio al fine di alleviare, in un momento di grave sofferenza economica, un costo rilevante per le famiglie e per le imprese. Il Governo Letta contestò quella norma, preparando quel ricorso alla Corte Costituzionale che venne poi presentato da Renzi, appena insediato a Palazzo Chigi. Il centro-sinistra isolano, con Pigliaru in testa, calò miseramente le braghe, decise di non resistere in giudizio per inchinarsi ai suoi riferimenti romani, lasciando che la Corte cassasse la norma. I fatti dimostrano che quella battaglia non solo era sacrosanta per la Sardegna ma anche vitale per le famiglie e per le imprese isolane. La recente vittoria sul principio di insularità ora rinforza questa battaglia, una bandiera che appartiene a tutti i sardi e che noi siamo pronti a raccogliere e a portare fino all’obiettivo finale”.