
(AGENPARL) – mar 26 luglio 2022 In allegato, inviamo delle infografiche e una foto di Valerii (Censis) e Zani (Tendercapital).
Ringraziando per la diffusione del comunicato, restiamo a disposizione.
Un saluto,
Gioia Tagliente
COMUNICATO STAMPA
Presentato l’Osservatorio Silver Economy Censis-Tendercapital
“La Silver Economy tra nuove incertezze e prossimità”
Il 54,3% degli anziani non intende investire il risparmio che detiene in contanti
Il 44% indica tra le sue paure la non autosufficienza
Il 62,3% ha un’abitazione con parenti che vivono in prossimità
Roma, 26 luglio2022– E’ stato presentatol’Osservatorio Silver Economy Censis-Tendercapital 2022, “La Silver Economy tra nuove incertezze e prossimità”con l’obiettivo di offrireun quadro sulle condizioni degli anziani in un contesto socioeconomico in rapida evoluzione, che vaoltre il trauma pandemico. Uno scenario caratterizzato dalleincertezzeche eventi come la guerra in Ucraina o l’aumento dell’inflazione stanno generando nelle vite quotidiane.
Il valore soggettivo del contante
Dallo studio emerge l’importanza per gli anziani del denaro contante, che li fa sentire in grado di affrontare alcuni degli effetti delle proprie vulnerabilità. In particolare, il valore soggettivo, psicologico delcashè superiore ai costi economici amplificati dall’inflazione. Infatti, il54,3%degli anziani non ha alcuna intenzione di utilizzare per investimenti il risparmio che detiene in contanti,mentre il 13,6% non ha un’idea precisa e il 32,1% è pronto a traghettare la liquidità in qualche investimento.
Anziani tra paure e welfare
Tra gli anziani con almeno 75 anni quasi la metà (47,8%) soffre dimulticronicità, con conseguenze rilevanti sulla vita quotidiana, quota che sale a oltre il 55% nel Sud-Isole, ed è più alta tra le donne (52,4%) rispetto agli uomini (40,9%). Al vertice dellagraduatoria delle paurepercepite degli anziani si colloca lanon autosufficienza, indicata dal44% degli anziani.
Anche se il periodo pandemico ha rinsaldato illegame tra cittadini e welfare, oltre il 69,1% degli anziani dichiara che durante l’anno ha provato a prenotare appuntamenti con specialisti o per sottoporsi a esami attraverso il Servizio Sanitario Nazionale trovando, però, liste di attesa molto lunghe.
Slow lifee longevità
Oggiil 62,3% degli anziani ha un’abitazione con figli o fratelli che vivono in prossimità, a poca distanza il 79,6% ha il proprio medico di medicina generale, il 92,7% ha una farmacia di riferimento, il 31,4% un Pronto soccorso o un ospedale. Inoltre, al tempo del digitale lafisicità resta un requisito importante del quotidiano degli anziani, ad esempio nel rapporto con i servizi, inclusi quelli della Pubblica Amministrazione: il59,2%si rivolge fisicamente allo sportello dell’ente.
Italia “silver colored”
In dieci annile persone che hanno almeno 65 anni sono aumentate di oltre 1,5 milioni. È eccezionale laperformancedicoloro che hanno superato gli ottant’anni, aumentati del 22,7%, fino a raggiungere gli attuali 4,5 milioni pari al 7,6% della popolazione. Onda grigia che sale, mentre la popolazione totale si riduce di oltre 1,1 milioni di persone.
Attualmente leprovince italiane con quota più alta di anzianisul totale della popolazione sono Savona (29,7%), Biella (29,6%), Genova (29,1%). L’incidenza degli anziani sul totale della popolazione è cresciuta molto nelle province sarde, in alcune pugliesi e calabresi e in quella di Frosinone (+4,4%).
PerMassimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis:“È l’incertezza il male maggiore per gli anziani in questa fase. Ma riescono a tenerla sotto controllo, da un lato con i contanti pronti per ogni evenienza che accumulano ancora malgrado l’inflazione, e dall’altro valorizzando la prossimità, con figli e nipoti, studio medico, farmacia, supermercato, bar e ristoranti di riferimento non distanti dalla propria abitazione, raggiungibili di solito con una passeggiata di venti minuti al massimo. È questa la pragmatica, e sinora efficace, risposta degli anziani alla paura di nuove emergenze”.
SecondoMoreno Zani, Presidente di Tendercapital:“L’inflazione è una minaccia concreta per i consumi interni e l’export italiani e i dati dell’Osservatorio evidenziano quanto il segmento silver ne percepisca la gravità. Occorre lavorare a livello nazionale ed europeo per restituire stabilità e un clima di fiducia affinché i timori espressi dai longevi non influiscano sull’impiego del risparmio degli italiani e, di conseguenza, sul benessere collettivo e sulla crescita del Paese”.
“Ogni persona che ha la fortuna di invecchiare ha l’esigenza di vivere in salute e in benessere nel maggior tempo possibile– ha dichiaratoAlberto Oliveti, Presidente AdEPP –e anche nella multicronicità degli acciacchi l’anziano spera di non dover dipendere dagli altri. Siamo, in effetti, in presenza di una società che invecchia e che ha bisogno di servizi di assistenza migliori e di medicina di prossimità. Ad esempio, la casa dovrebbe essere il primo luogo di cura. In tal senso, occorre ridisegnare il nostro sistema di welfare, anche la previdenza deve essere adeguata alle esigenze di vita degli anziani e ai problemi di coesione sociale, con il fine di erogare servizi in linea con le esigenze dei cittadini della terza età”.
PerAlfonso Celotto, Professore di Diritto Costituzionale all’Università di Roma Tre,“la pietra miliare della Costituzione è l’articolo 3, che stabilisce l’eguaglianza formale ma anche sostanziale, impone interventi dello Stato per rimuovere gli ostacoli e consentire a tutti di partecipare alla formazione della democrazia. La Costituzione, dunque, ha un’impostazione plurale che pone le basi per un approccio evolutivo. Bisogna, quindi, aspettarsi una politica sociale che sia rivolta non solo a tutelare le giovani generazioni, ma anche la popolazione anziana. In tal senso, una delle sfide più importanti è il contrasto al digital divide, ossia rendere il più possibile fruibili i servizi della Pubblica Amministrazione, creando anche una rete di affiancamento agli anziani”.
Paolo Bordi, Avvocato, partner Studio Gianni & Origon,ha spiegato che“il prestito ipotecario vitalizio è uno strumento che può rispondere all’esigenza di mantenimento della capacità di reddito e di erogazione della liquidità necessaria per usufruire dei servizi essenziali. Si tratta, quindi, di una forma di prestito che è ancorato alla vita del soggetto finanziato e che risponde ai criteri di sostenibilità ESG. In tal senso, è un mezzo che rassicura economicamente gli anziani, mitigando la loro ansia in merito alla possibilità di rispondere e di sostenere le esigenze di vita che potrebbero cambiare con il trascorrere del tempo”.
L’incontro è stato presentato sul sito Formiche.net
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