(AGENPARL) – lun 25 luglio 2022 Sempre più social e affidata a giornalisti, è la comunicazione di asl e ospedali
L’indagine di Fiaso sul ruolo degli uffici stampa in sanità: il 22% delle aziende ha assunto professionisti dell’informazione durante la pandemia
Migliore: “La comunicazione uno strumento strategico, garanzia di trasparenza per costruire fiducia”
Il 94% di asl e ospedali è dotato di un ufficio stampa e il 22% ha assunto giornalisti durante la pandemia. La comunicazione, ancora di più nel corso dell’emergenza Covid, è diventata strategica per le aziende sanitarie e ospedaliere che hanno scelto di investirvi attraverso l’assunzione di professionisti. È stata presentata a Roma, nel corso dell’incontro “Il ruolo dei professionisti dell’informazione in sanità”, alla presenza del segretario della Fnsi Raffaele Lorusso, della vicesegretaria Fnsi con delega agli uffici stampa Alessandra Costante e del presidente di Pa Social Francesco Di Costanzo, l’indagine curata da Fiaso sugli uffici stampa all’interno delle aziende sanitarie e ospedaliere.
La rilevazione conoscitiva ha coinvolto quasi 70 aziende distribuite su tutto il territorio nazionale tra cui anche i principali policlinici e poli ospedalieri italiani e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Alle aziende è stato somministrato un questionario composto da 20 domande relativo alle attività di informazione e comunicazione svolte dagli uffici stampa.
Il primo dato che emerge è sicuramente un segnale positivo: il 94% delle aziende ha al suo interno un ufficio stampa. L’organizzazione degli uffici stampa è prevalentemente legata alle direzioni generali: nel 69% dei casi gli addetti stampa sono inseriti in staff alla direzione generale e hanno un rapporto diretto con gli organi apicali dell’amministrazione. In altri casi sono state costituite nell’organigramma aziendale unità operative dotate di autonomia e budget.
La composizione degli uffici stampa
In quattro aziende su dieci a gestire l’ufficio stampa c’è una sola persona ma in sei su dieci la squadra è composta da più addetti. Nel 90% di asl e ospedali a lavorare con i media e con l’informazione, così come previsto dalla legge 150 del 2000, ci sono giornalisti, nella maggior parte professionisti. C’è tuttavia un 10% di aziende che, invece, non annovera tra il personale giornalisti. L’affidamento degli uffici stampa a giornalisti, in linea con le previsioni normative, è garanzia di qualità dell’informazione e presidio di trasparenza non solo per le aziende, ma soprattutto per i cittadini. Negli uffici stampa composti da più di una persona compaiono anche altre figure professionali, oltre ai giornalisti: nel 70% sono presenti amministrativi, nel 9% grafici, nel 4,5% medici, nel 3% infermieri e in singoli casi isolati anche un ingegnere informatico, un fotografo, un sociologo, un avvocato e un informatico.
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