
(AGENPARL) – lun 18 luglio 2022 Si tratta di provvedimento cautelare adottato a seguito della sentenza emessa all’esito del giudizio dibattimentale, celebrato in primo grado, dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia e, quindi, non definitiva, nel processo che ha avuto ad oggetto la contestazione associativa relativa all’articolazione ‘ndranghetistica denominata “Locale di Piscopio” – operante sul territorio delle frazioni vibonesi di Piscopio, Longobardi e Bivona, Vibo marina e Porto Salvo, nonché la contestazione associativa relativa al sodalizio finalizzato al traffico di sostanza stupefacente, e i reati ad esse connessi.
Nello specifico, per n. 5 imputati, per i quali è intervenuta, in primo grado, la sentenza, non definitiva, di condanna per il delitto di cui all’art. 416 bis, c.p., è stata adottata dal Tribunale la misura cautelare della custodia in carcere, mentre per n. 7 imputati, per i quali è intervenuta, in primo grado, la sentenza, non definitiva, di condanna per il delitto di cui all’art. 74 D.P.R. 309/90), aggravato dal metodo mafioso (art. 416 bis.1 c.p.), è stata adottata dal tribunale la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..
Catanzaro, 18 luglio 2022