
(AGENPARL) – gio 14 luglio 2022 Carcere, Palermo. Attimi di follia al Calogero di Bona, già Ucciardone, dove un detenuto ha sequestrato un agente.
Manna (FP CGIL Nazionale): “scenari apocalittici nelle carceri. Siamo al capolinea”.
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Roma, 14 lug 2022 – “La situazione del Calogero di Bona è una debacle per la dignità umana di tante lavoratrici e lavoratori. L’Amministrazione Penitenziaria, responsabile di un degrado inaccettabile, non può rimanere inerme ed in silenzio -affermano Giacomo Bonfardino Dirigente Sindacale FP CGIL Polizia Penitenziaria, Concetta Basile ed Alfio Giurato FP CGIL Sicilia –
Nella mattinata di ieri, un detenuto ha sequestrato un agente durante le operazioni di battitura, per rivendicare la mancata videochiamata con familiari irregolari nel territorio italiano. Solo grazie ad un intervento mediativo-comunicativo da parte del Comandante ed altri poliziotti in servizio, il detenuto ha successivamente rilasciato l’agente coinvolto.
Eccessivi carichi di lavoro, assenza di automazione cancelli dei reparti detentivi, postazione di servizio indecorosi, forti limitazioni strutturali (garitte senza scale antiscivolo e condizionamenti) e circa 50 unità di Polizia Penitenziaria distaccati a vario titolo per le esigenze dell’Amministrazione che aguizzano la già grave carenza organica, sono l’apoteosi di una default istituzionale – continuano i sindacalisti –
– Non ci sono più parole per descrive l’inevitabile stato di fallimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che non tutela il suo personale – conclude Mirko Manna FP CGIL Nazionale –
Il Capo DAP è un silente protagonista. Preferisce non agire”.
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Distinti saluti.
Giuseppe MEROLA