
(AGENPARL) – Roma, 13 luglio 2022 – Si è tenuta a Milano, una importante, quanto decisamente inedita, riunione culturale delle forze esoteriche tradizionali dove si è dibattuto sulla situazione geopolitica internazionale da un punto di vista filosofico, escatologico e spirituale. Ospiti e oratori principali sono stati: Marco Rigamonti (Serenissimo Gran Maestro del Priorato di Sion – Ordine Rosacroce, filosofo, esoterista e scrittore), don Costantino Lebano XVI marchese di Lustra (Custode Antico Rito Egizio Tradizionale), il nobile avvocato don Paolotto dei principi Marulli duchi di San Cesario Carniglia (Sacerdote Ereditario della Dea Demetra e Custode dei Misteri Eleusini), l’avvocato Luigi Suez (Venerabile Gran Maestro del Sovrano Augusto Ordine dei Cavalieri Templari di Nostra Signora di Sion), il marchese Piero Malatesti dei Malatesta signori di Rimini (Rito Scozzese Antico e Accettato). A promuovere questa prima riunione è stato il commercialista milanese e operatore finanziario internazionale Mauro Rotunno, presidente del circolo culturale “Tradizione Esoterica”, che si autodefinisce “di chiara impronta tradizionale e patriottica, evoliana e dannunziana”. Fra gli intervenuti anche diversi “maestri” provenienti dal GOI (Grande Oriente d’Italia) e dalla GLRI (Gran Loggia Regolare d’Italia, massoneria azzurra inglese) ma anche dignitari di diversi ordini e confraternite religiose e cavalleresche, il principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli, intellettuali, artisti, e, note di colore, un seguace islamico sufi di Renè Guenon, e l’ingegnere nucleare Romulus Popescu, presidente dell’associazione nazionale dei Romeni in Italia.
“La maggioranza assoluta della massoneria internazionale è da anni gestita da contro iniziati, ovvero da materialisti, modernisti, progressisti, che hanno perso ogni positiva valenza spirituale, diventando strumenti della elite politico finanziaria, quando non servitori delle forze oscure del male. Noi siamo altro, una vera fiamma di luce: tradizionalisti, aristocratici, umanisti anti mondialisti” hanno dichiarato in una nota conclusiva gli organizzatori.