(AGENPARL) - Roma, 16 Giugno 2022(AGENPARL) – gio 16 giugno 2022 IL COMUNE COMUNICA
giovedì 16 giugno 2022
DONATA AL MUSEO CIVICO LA RACCOLTA DI LIBRI
DELL’ARTISTA BARESE SIMONE CARELLA
PROTAGONISTA DELLA SCENA CULTURALE ROMANA
NEGLI ANNI ‘60 E ‘70
Bari rende omaggio a Simone Carella, simbolo dell’avanguardia culturale della seconda
metà del Novecento: da qualche giorno la sua raccolta di libri, grazie al lascito della sorella
Maria, è nella disponibilità della biblioteca del Museo civico di Bari.
Pioniere dell’avanguardia romana, tra gli esponenti più vivaci della scena teatrale degli anni
Sessanta e Settanta, il barese Simone Carella è stato l’inventore di Beat72, uno dei primi
centri teatrali di ricerca dedicato al teatro, alla poesia e ad altre espressioni artistiche,
nonché organizzatore, nel 1979, del Festival dei poeti sulla spiaggia di Castelporziano.
Nell’indimenticabile tre giorni, migliaia di persone parteciparono ai reading dei maggiori
poeti del mondo: sulle dune di Castelporziano sfilarono i più grandi nomi della beat
generation, tra cui Le Roi Jones, William Burrougs, Allen Ginsberg, Gregory Corso,
Lawrence Ferlinghetti, ma anche figure del calibro di Evgenji Evtuschenko e Osvaldo
Soriano, presentati dall’attore che del beat era a suo modo la star, Victor Cavallo.
“Accogliere il fondo di Simone Carella nel patrimonio librario del nostro Museo civico è
per noi un grande onore – commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci – perché offre
uno straordinario spaccato di conoscenza che spazia dalla letteratura teatrale italiana alla
poesia, dall’arte alla letteratura russa. Grazie a questo dono inatteso, per il quale
ringraziamo Maria Carella, speriamo di poter inaugurare una stagione che, nel solco
dell’avanguardia barese, sappia valorizzare il futuro di tutte le arti”.
“Per qualche tempo la scuola De Marinis ha conservato il lascito di Simone Carella,
carbonarese di nascita – sottolinea la presidente del Municipio IV Grazia Albergo – ma,
considerata la natura dei volumi, su suggerimento di Maria Carella e grazie
all’interlocuzione con Ines Pierucci, sono stati trasferiti al Museo civico per far sì che un
pubblico più ampio e trasversale possa accedervi. Non un semplice trasferimento, quindi,
bensì la testimonianza di una città aperta, capace di creare collegamenti virtuosi per
valorizzare i suoi diversi patrimoni culturali e metterli a disposizione della comunità”.