
(AGENPARL) – mer 25 maggio 2022 Città di
Ufficio Stampa
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COMUNICATO STAMPA N. 247 25 MAGGIO 2022
CHIUSURA PUNTO NASCITE, SINDACO ANNUNCIA RICORSO CONSIGLIO DI STATO
“La battaglia che l’Amministrazione comunale di San Severino Marche ha deciso di
intraprendere contro la decisione di chiudere il Punto nascite presso l’ospedale civile
Bartolomeo Eustachio andrà avanti. Non ci faremo certo intimidire dalla decisione
assunta dal Tar”.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, si dichiara subito pronta a ricorrere
al Consiglio di Stato contro la decisione dei giudici del Tribunale Amministrativo
Regionale delle Marche con cui sono stati respinti, nelle scorse ore, i ricorsi del
Comune e del Comitato cittadino istituito per la difesa dell’ospedale per
l’annullamento delle determine con cui l’Asur regionale, nel marzo del 2016, bloccò
di fatto l’attività del reparto di Ostetricia “non tenendo per nulla conto di un’infinità di
eccezioni che subito sollevammo come Amministrazione spiegando proprio perché a
San Severino Marche doveva essere continuata a dare la possibilità di partorire. La
chiusura del Punto nascite – spiega infatti il sindaco della Città di San Severino
Marche, Rosa Piermattei – fu, e resta, una grave ingiustizia verso il diritto alla salute
dei cittadini settempedani. Il nostro ospedale è stato per anni e anni un’eccellenza
anche per quanto riguarda le questioni materno infantili. Nonostante, al momento
della decisione assunta dalla Regione, da noi si registrassero oltre 500 parti annui,
abbiamo dovuto assistere, impotenti, a un taglio netto frutto di una riorganizzazione
assurda dettata da una volontà politica che, lo hanno dimostrato i fatti in questi anni,
avrebbe inevitabilmente creato solo disagi a persone, come le partorienti e le famiglie,
che andrebbero considerate anzitutto come pazienti e non come numeri. I giudici
parlano di un percorso graduale che avrebbe portato a quella decisione per loro
inevitabile senza rendersi conto che proprio quel percorso, invece, ha creato le
insormontabili difficoltà che registriamo oggi con mamme costrette alla diaspora per
partorire, con servizi inesistenti prima e dopo il parto stesso. La nostra battaglia
dunque – promette ancora il primo cittadino – andrà avanti, passerà dal Consiglio di
Stato e, se sarà necessario, andrà anche oltre. L’Amministrazione comunale farà
valere i diritti dei settempedani in tutte le sedi e questo, lo posso assicurare, varrà sia
per il Punto nascite sia per tutti gli altri servizi attivi, o momentaneamente sospesi,
presso il nostro ospedale. Più e più volte abbiamo dimostrato come serva una sanità di
prossimità, soprattutto nelle nostre zone dell’entroterra. Su questa nostra convinzione
non arretreremo di un passo”.