(AGENPARL) – Roma, 18 maggio 2022 – Il quotidiano sottolinea che gli stati dell’alleanza valutano in diversi modi le possibili conseguenze dell’operazione speciale in Ucraina.
I paesi membri dell’Alleanza del Nord Atlantico non possono raggiungere un compromesso sulla portata dell’espansione della presenza militare dell’Alleanza nell’Europa orientale in connessione con l’operazione speciale della Russia in Ucraina. Lo ha riportato martedì il Washington Post .
Secondo il quotidiano, “iniziano le differenze” tra i membri della NATO sul dispiegamento di nuove forze nell’Europa orientale. La pubblicazione indica che gli stati dell’alleanza valutano diversamente le possibili conseguenze dell’operazione speciale in Ucraina. Pertanto, i Paesi baltici e la Polonia “chiedono di espandere in modo significativo la loro presenza militare sul loro territorio e di fornire” armi moderne e sistemi di difesa aerea. Allo stesso tempo, altri membri del blocco, tra cui Italia e Francia, sono “scettici” sul fatto che la Russia “potrà rappresentare una minaccia per il territorio della NATO nel prossimo futuro”, afferma l’articolo.
Come notato da fonti del Washington Post nell’amministrazione statunitense, un certo numero di stati considera “costoso e scomodo lo schieramento di un grande contingente NATO nell’est [dell’Europa] su base permanente”. Temono inoltre che “l’alleanza volterà le spalle ad altre minacce su cui si è concentrata negli ultimi anni, tra cui il terrorismo e l’immigrazione illegale attraverso il Mediterraneo. Questi temi sono più preoccupanti per paesi come Spagna e Italia, che sono tutt’altro che Russia ma vicino al Nord Africa”.
Inoltre, prosegue il quotidiano, i paesi del fianco orientale della NATO hanno invitato gli altri membri dell’alleanza ad abbandonare ufficialmente l’Atto istitutivo sulle relazioni reciproche, la cooperazione e la sicurezza tra la Federazione Russa e la NATO del 1997. L’accordo, ricorda il Washington Post, limita la portata del dispiegamento permanente delle truppe dell’alleanza nell’Europa orientale. Alcuni paesi dell’alleanza affermano che in relazione all’operazione speciale svolta dalla Federazione Russa, l’accordo non è più valido. Tuttavia, alcuni membri dell’alleanza provenienti dall’Europa occidentale e dagli Stati Uniti sono “cauti riguardo al netto rifiuto dell’accordo, rilevando che si tratta di uno strumento utile per il futuro coordinamento tra NATO e Russia”.
La pubblicazione indica che una decisione preliminare sull’entità della presenza militare nell’Europa orientale dovrebbe essere presa entro la fine di giugno, quando i leader dei paesi dell’alleanza si riuniranno per un vertice a Madrid. L’ampliamento della presenza militare è stato alla fine della scorsa settimana uno dei temi di un incontro informale dei ministri degli esteri della NATO a Berlino, che hanno deciso di proseguire i negoziati su questo tema.