
(AGENPARL) – gio 14 aprile 2022 Comune di Gualdo
Tadino
“Passio Domini” la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo
in mostra alla Chiesa Monumentale di San Francesco.
Una mostra per ammirare la bellezza della Sacra Rappresentazione del Venerdì
Santo di Gualdo Tadino, è questa “Passio Domini”, un emozionante racconto per
immagini che sarà visitabile presso la Chiesa Monumentale di San Francesco dal
14 Aprile al 15 maggio 2022.
L’iniziativa promossa dal Polo Museale Città di Gualdo Tadino, con il patrocinio
del Comune di Gualdo Tadino, a cura di Daniele Amoni e la partecipazione dei
fotografi Franco Chiucchi, Paolo Mariani, Antonio Menichetti, Christian Severini
del Gruppo Fotografico Gualdese e la collaborazione dell’Associazione Sacra
Rappresentazione del Venerdi Santo e della Confraternita della SS.ma Trinità, è
stata presentata nella giornata di giovedì 14 Aprile presso la Sala Consiliare del
Municipio, con la presenza del Sindaco, Massimiliano Presciutti, dell’Assessore
alla Cultura, Barbara Bucari, della Direttrice del Polo Museale, Catia Monacelli.
“Abbiamo fortemente voluto – ha sottolineato il sindaco, Massimiliano Presciutti
– che una tradizione cosi antica come la Sacra Rappresentazione del Venerdì
Santo di Gualdo Tadino quest’anno si svolgesse, dopo un arresto forzato di due
anni causato dalla pandemia.
Ci sono state tante difficoltà in questo periodo ma siamo riusciti a superarle ed il
fatto che oltre alla Sacra Rappresentazione sia stata realizzata anche questa
mostra dedicata è un segnale importante di speranza e di ripartenza per la
nostra comunità”.
I preziosi scatti di “Passio Domini” ripercorreranno i momenti salienti della
storica processione e della devozione popolare ad essa collegata. Dal pomeriggio
di Venerdi Santo, all’interno della chiesa di San Francesco verrà esposto il
“Cristo Morto”, una splendida scultura lignea settecentesca, da sempre oggetto
di venerazione da parte dei gualdesi, a tal punto che durante l’esposizione,
vengono distribuiti ai fedeli fiori e pezzetti d’ovatta venuti a contatto il
simulacro. La Processione conta oltre duecento personaggi e avviene di sera,
annunciata e preceduta dal suono delle “battistrangole” percosse dagli
incappucciati bianchi; seguono 14 gruppi di personaggi, divisi per “quadri” che
ripercorrono i momenti salienti della passione di Cristo, dalla sua cattura alla
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crocifissione. Grazie ad alcuni documenti tardo-quattrocenteschi, in cui vengono
elencati i vestiti necessari ai figuranti, sappiamo che la processione aveva già
preso anticamente le fattezze di quella che vediamo oggi.
Chiude il solenne corteo il gruppo degli incappucciati neri, sempre
accompagnato dall’inconfondibile suono delle battistrangole, che annuncia
l’imminente arrivo del “Cristo Morto”, portato a spalla dai confratelli della
Santissima Trinità, succeduto dalla statua di Maria Addolorata, trasportato dal
Gruppo Scout cittadino.
L’origine di questa manifestazione popolare ci riporta al Medioevo, nell’Umbria
del XIII secolo; ove iniziarono a sorgere le prime confraternite laiche di
ispirazione religiosa. Grazie all’impulso del Frate Francescano Raniero Fasani,
intorno al 1260 ebbe origine il movimento dei Disciplinati: gruppi di fedeli laici
che andavano in processione per le città, flagellandosi e cantando inni sacri.
Anche a Gualdo Tadino in questi anni nacque una confraternita di flagellanti,
che si costituì sotto il nome di “Santa Maria dei Raccomandati” o “del
Gonfalone”. I fedeli di questa associazione, come era d’uso, vestivano un sacco
bianco aperto sulla schiena e coprivano il volto con un cappuccio dello stesso
colore. Durante le processioni, i confratelli iniziarono a servirsi di un proprio
repertorio lirico, in volgare: le Laude, componimenti poetici, spesso dedicati alla
Vergine, composti da artisti locali tra il XIV e XV secolo. Tra queste Laude,
risalta per lunghezza ed argomento, il racconto drammatico a più voci della
Passione di Cristo detto anche “Lamento di Maria”, probabilmente utilizzato
come copione, in occasione del Triduo Pasquale. Originariamente il racconto
della Passione veniva recitato in chiesa o nella Piazza, poi con l’introduzione
della pratica della Via Crucis, di poco posteriore, si comincerà a disporre il
racconto come un vero e proprio corteo, diviso in “quadri”, con tanto di abiti da
sera.
“Un progetto che esalta la bellezza storica e devozionale della Processione del
Venerdì Santo e del culto tramandato dall’antica Confraternita di Santa Maria
dei Raccomandati, oggi della Santissima Trinità. Attendiamo numerosi visitatori
e turisti per la Pasqua.
Questa bella mostra la viviamo tutti come un segnale di rinascita” spiega Catia
Monacelli, Direttore del Polo Museale.
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La Mostra è accompagnata da un testo redatto da Gabriele Passeri,
collaboratore del Polo Museale di Gualdo Tadino.



