(AGENPARL) - Roma, 13 Aprile 2022(AGENPARL) – mer 13 aprile 2022 Regione del Veneto
Giunta Regionale
Agenzia Veneto Notizie
COMUNICATO STAMPA
SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DEL TERRITORIO. APPELLO DELLA
VICEPRESIDENTE E ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE E
TRASPORTI DELLA REGIONE VENETO AL MIMS PER PROROGA
TERMINE AVVIO LAVORI
(AVN) – Venezia, 13 aprile 2022
“Quello che rivolgo al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili è un
appello affinché si attivi perché venga concessa una proroga del termine di avvio
lavori per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, scongiurando
la revoca di importanti finanziamenti assegnati alla Regione e da questa ai comuni,
allineando quindi i termini di avvio dei lavori a quelli previsti per la stessa tipologia di
interventi gestiti direttamente dalle amministrazioni centrali. L’attuale situazione di
crisi internazionale e di incertezza, relativa soprattutto ai prezzi di mercato, sta infatti
ulteriormente aggravando l’iter di affidamento dei lavori e una proroga di tre mesi
sarebbe quanto mai auspicabile”.
La Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto si
rivolge così al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili in merito al
mancato accoglimento, nel decreto “mille proroghe” (presentato in sede di
approvazione della Legge conversione n. 15 del 25 febbraio 2022) di un emendamento
relativo agli interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, in relazione
alla legge 145/2018.
“In Veneto sono beneficiari di tali finanziamenti oltre 90 Comuni per un ammontare
complessivo di contributi pari a circa 10M€, per ben 113 interventi. La norma prevede
che sia la Regione ad assegnare ai Comuni tali stanziamenti e la proroga richiesta con
l’emendamento, riguarda il termine di 8 mesi per avviare i lavori, pena la revoca del
finanziamento”, spiega la Vicepresidente.
“Per gran parte dei Comuni veneti il termine è in scadenza a giugno 2022 e molti dei
beneficiari hanno già evidenziato la necessità di autorizzare tale proroga, soprattutto
per cause connesse al Covid. Da qui l’opportunità di formulare una proposta di
posticipare tale termine, da 8 a 12 mesi, in sede di conversione del “mille proroghe” –
prosegue la Vicepresidente – “Appare quindi poco giustificabile che il legislatore abbia
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