
REGGIO CALABRIA “Da settimane, Reggio Calabria è la provincia con i dati più alti della Calabria. E come aveva già denunciato la Fp Cisl, c’erano alcuni punti fondamentali di criticità che lasciavano presagire questa emergenza. Reggio Calabria deteneva quasi la metà dei ricoveri rispetto all’intera regione, sia nel caso di acuti che in Terapia Intensiva, e questo poteva essere riconducibile alla poco efficienza della componente sanitaria territoriale che non funge da filtro. Avevamo lanciato l’allarme sulla gestione comune delle risorse regionali in termini di posti letto dedicati al Covid-19, ponendo la questione sul fatto se esistesse un piano per far fronte comune ad eventuali fenomeni di insorgenza in determinati territori rispetto ad altri”. Lo affermano in una nota Rosy Perrone, segretaria generale Cisl Reggio Calabria, Vincenzo Sera, segretario generale Cisl FP Reggio Calabria e Giovanni Calogero, segretario generale Cisl Medici Reggio Calabria. “La soluzione proposta – proseguono – fu quella di una possibile e certamente più opportuna differenziazione della distribuzione delle risorse per il contenimento strategico della pandemia da Covid, con la supervisione del soggetto attuatore, a garanzia di un’adeguata ripartizione delle risorse nella condivisione dell’offerta ospedaliera regionale in questa fase emergenziale. Ma il dato più drammatico della vicenda ed è quello che non ha scalfito l’indifferenza del Commissario straordinario, per attuare un piano straordinario di assunzioni. I mesi passati a invocare l’innesto di nuove professionalità al Gom, a nulla sono serviti contro la chiusura al dialogo da parte della cittadella regionale”. (News&Com)