REGGIO CALABRIA La donna riceveva la sostanza stupefacente anche da un suo collega di lavoro di nome Musa Kuyateh, di nazionalità gambiana, operaio nella raccolta di rifiuti all’interno della Tendopoli, fulcro dello spaccio di sostanze stupefacenti sia nei confronti di cittadini africani che di cittadini italiani residenti a San Ferdinando. In ultimo, nell’attività investigativa, è emersa la figura di un altro cittadino gambiano, Omar Saidy, residente a Rosarno, ritenuto spacciatore di livello superiore poiché forniva la sostanza stupefacente al connazionale Musa Kuyateh e coordinava l’attività illecita nelle zone ricadenti nei pressi della tendopoli stessa. L’attività d’indagine, nel corso della quale sono stati documentati cinquantacinque episodi di spaccio, è stata condotta con metodi tradizionali e supportata da specifici strumenti di natura tecnica, compresa l’installazione di telecamere che hanno permesso di individuare altri due soggetti, Antonino Lombardo e Matthias Bonasera di San Ferdinando, i quali hanno fornito evidente supporto che ha permesso di favorire le attività illecite poste in essere dagli indagati. (News&Com)
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