
REGGIO CALABRIA L’attività d’indagine, nata a fine 2019 e conclusasi nell’estate scorsa, ha avuto origine dal controllo di un soggetto italiano impiegato presso il Porto di Gioia Tauro, il quale si adoperava nelle attività di spaccio di sostanze stupefacenti a diversi suoi concittadini da un casolare sito nella periferia del Comune di San Ferdinando e con l’ausilio di altri due suoi amici, Giuseppe Puntoriero e Francesco Albano, quest’ultimo attualmente detenuto a seguito dell’ operazione di polizia denominata “Eclissi” contro le cosche di ‘ndrangheta di San Ferdinando. Successivamente, nel corso delle indagini, è stata individuata un’altra donna italiana di San Ferdinando, Cristina Broso, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti a cittadini residenti a San Ferdinando, San Costantino Calabro e Polistena, la quale si riforniva sia da Roberto Michele Ferraro che presso la Tendopoli di San Ferdinando dove prestava servizio al front office d’ingresso della stessa struttura di accoglienza. (News&Com)