
CATANZARO Il Giudice monocratico di Cosenza, Lucia Angela Marletta, dopo un lungo processo che aveva visto sfilare oltre 80 testimoni, aveva comminato una condanna ad anni uno e mesi otto di reclusione a tutti e tre gli imputati. La Corte di Appello, nel dichiarare la prescrizione del reato ha confermato il sequestro del terreno (sul quale dovevano essere edificati gli immobili e che si trova nelle immediate vicinanze del Ponte di Calatrava di Cosenza) nonché le somme a titolo di provvisionale per tre milioni di euro. Soddisfatti i difensori delle parte civile: “sebbene gli imputati l’abbiano ‘fatta franca’ rispetto alla condanna penale (caduta in prescrizione) sono state confermate tutte le statuizioni civili, compreso il sequestro del terreno che si trasformerà in pignoramento in caso di conferma definitiva della sentenza, con la possibilità di vendita all’asta del bene necessaria per ricavare la somma di denaro che possa far recuperare alle parti offese gli acconti versati oltre il risarcimento dei danni subiti”.(News&Com)