
REGGIO CALABRIA Particolarmente rilevante, sotto il profilo criminale, è la figura di Antonio Riccardo Artuso, quale intraneo alla cosca “Libri” di Reggio Calabria, già gravato da numerosi precedenti per associazione di stampo mafioso, corruzione e stupefacenti. Al pari risulta lo spessore criminale di Vincenzo Serafino arrestato nell’anno 2010, quale affiliato alla cosca “Morabito” di Terreti, per essere stato tra i fiancheggiatori del boss Giovanni Tegano ed averne favorito la latitanza. L’odierna operazione è stata denominata “Pensierino” in quanto nel corso dell’attività tecnica è più volte emerso come la pretesa estorsiva non venisse esattamente quantificata, dagli estorsori che si presentavano sui cantieri ovvero presso la sede della ditta, ma manifestata dagli stessi tramite la richiesta appunto di un “pensierino”, viste le imminenti festività natalizie. (News&Com)