
CATANZARO “Un servizio pubblico ed essenziale, come quello svolto da un ufficio postale, non può e non deve essere ridotto inopinatamente e immotivatamente, soprattutto se rivolto a una comunità numerosa come quella della frazione Vena di Maida (comune di Maida) dove risiedono oltre mille abitanti”. Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Francesco Pitaro, che “sull’illegittima decisione di Poste italiane di tenere aperto l’ufficio postale di Vena di Maida per soli due giorni a settimana – ha presentato un’istanza al legale rappresentante in carica p.t. di Poste Italiane e al Prefetto di Catanzaro in cui chiede che si proceda tempestivamente all’apertura permanente e continuativa per sei giorni su sette e, contestualmente, all’installazione del dispositivo postamat”. “Si tratta di una decisione – continua Pitaro – che viola le norme che disciplinano la materia e si pone in aperto contrasto con le recentissime statuizioni del Consiglio di Stato e del Tar – assunta senza aver prima interloquito con gli enti locali e con gli utenti e senza aver svolto un’adeguata istruttoria avendo riguardo alla situazione altimetrica, alla composizione della popolazione – composta prevalentemente da persone anziane –, ai disagi della stessa, alla percorribilità della strada e alla difficoltà di spostamento anche con riferimento all’inefficienza del trasporto pubblico locale. Né tiene conto della drammatica situazione pandemica che semmai richiederebbe, proprio per evitare assembramenti e quindi il proliferarsi dei contagi, un potenziamento del servizio, che già prima dell’emergenza sanitaria era insufficiente (soli tre giorni a settimana)”. (News&Com)