
CATANZARO “Ieri nella trasmissione di Iacona nuovamente si è fatto vedere un appunto rinvenuto presso Pittelli – segnala de Magistris – al momento del suo arresto in cui probabilmente vi è anche la conferma della gravissima fuga di notizie che inquinò l’indagine. La mia cacciata da Catanzaro da parte del Csm, per incompatibilità ambientale e funzionale, si fonda in gran parte su vicende che riguardano Pittelli”. “Il Csm mi condanna sul piano disciplinare – afferma ancora de Magistris – e mi trasferisce perché ho segretato in cassaforte l’iscrizione nel registro degli indagati di Giancarlo Pittelli. L’ho fatto perchè Pittelli sarebbe venuto a conoscenza delle indagini a suo carico per i contatti che aveva in Procura e che invece riuscii a mantenere segrete. E vengo condannato perché non ho avvisato il Procuratore della Repubblica dell’invio dell’informazione di garanzia a Pittelli. Sapevo dei loro rapporti stretti, sapevo della fuga di notizie precedente che avevo già segnalato alla Procura della Repubblica di Salerno. Se non mi fossi comportato come mi sono comportato avrei compromesso l’esito delle indagini preliminari e se non mi avessero fermato avremmo evitato oltre dieci anni di reiterazione di condotte di questo tipo”. (News&Com)