
REGGIO CALABRIA Ritenuto un soldato della cosca, il latitante arrestato è parente di altri due indagati della stessa inchiesta coordinata della Dda: è nipote del ‘mastro di giornata’ Pasquale Cutrì e fratello di Nicola Delfino detto “Cola”, entrambi accusati di associazione mafiosa. Il “ragazzo latitante a nome Rocco” veniva chiamato Delfino dagli altri indagati intercettati dalla squadra mobile. Di lui ha parlato anche il collaboratore di giustizia Pasquale Labate, un tempo affiliato alla cosca Guerrisi, satellite dei Piromalli di Gioia Tauro. Davanti ai magistrati, il pentito non ricordava il nome di Rocco Graziano Delfino ma ha riconosciuto la foto dicendo: “È il soggetto battezzato in carcere”. I militari dell’Arma, dopo numerosi servizi di appostamento in area impervia e poco accessibile, sono riusciti a individuarlo in un casolare in zona montana di Sant’Eufemia d’Aspromonte dove trovava rifugio e, dopo aver cinturato l’intera area, hanno sorpreso Delfino in compagnia del fratello e di un altro parente, entrambi tratti in arresto per concorso in favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena. (News&Com)