
CATANZARO “A questo punto, se la Calabria dovesse rimanere zona rossa, la responsabilità sarebbe solo del Governo, incapace di dare una guida alla sanità regionale”. Lo afferma il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, in merito alle ultime vicende della sanità calabrese e, in particolare, alla mancata nomina del coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, quale commissario ad acta. “Dopo la telefonata, intercorsa lo scorso 25 novembre, tra lo stesso Spirlì e il presidente del Consiglio Conte – si legge nella nota – durante la quale era stata annunciata la nomina a commissario di Narciso Mostarda, sulla questione, spiega la Presidenza della Regione, ‘è calato il silenzio, nonostante, per il bene dei calabresi, dalla Giunta regionale fosse arrivato un parere favorevole’”. “Il Governo – afferma il presidente Spirlì – non è riuscito a dare una amministrazione alla Sanità calabrese e ha pure rifiutato la nostra disponibilità ad affiancarlo nella gestione del comparto.Così la poltrona di commissario ad acta è ancora vuota, e i cittadini, nel caso in cui la zona rossa dovesse essere prorogata, si ritroverebbero a pagare per colpe altrui”. (News&Com)