
CATANZARO “Tutto nasce dalla interrogazione a mia prima firma (Atto Senato 3-02098 del 12 novembre 2020: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1179761/index.html) – sottolinea Corrado – in cui si chiede agli on.li Franceschini e Manfredi se ‘non ritengano di dovere intervenire a sanare il pregiudizio creato dall’inopportuno cumulo di incarichi che grava sulla persona del prof. Osanna’ – nominato, da ultimo, Direttore generale Musei del MiBACT mentre è in aspettativa dall’università – ‘sia agli interessi della dirigenza interna alla PA, sia a quelli dei docenti universitari aspiranti alla cattedra di Archeologia Classica della Federico II, che egli ammette di gestire come volontariato nel proprio tempo libero, sia, soprattutto, a quelli degli studenti dell’ateneo napoletano”. È stato chiesto, inoltre, ai due Ministri, ma in specie a Manfredi, “quali iniziative di competenza, soprattutto, alla luce dell’art. 13 del DPR 382/1980, intendano assumere per ripristinare il rispetto della norma”. Non solo, infatti, ai docenti in aspettativa è consentito esclusivamente l’elettorato attivo nelle commissioni di concorso, mentre l’Osanna continua a far parte di commissioni per dottorati e ASN (ad es. presso le Università di Napoli ‘L’Orientale’ e Bologna), ma l’articolo 13 sopra citato statuisce che ai professori in aspettativa è preclusa la titolarità di corsi ufficiali di insegnamento, pur avendo ‘la possibilità di svolgere (…) cicli di conferenze e di lezioni e di attività seminariali… d’intesa con il titolare del corso’”. “Ciò nonostante, il Professore Venosino – conclude Corrado – che è in aspettativa dalla “Federico II” continuativamente da dicembre 2015 ma ha assunto incarichi presso il MiBACT fin dal 2007, quando insegnava all’Università di Potenza, risulta titolare del corso di Antichità pompeiane ed ercolanesi per il 2020-2021 a dispetto del limite dei 5 anni fissato tassativamente dalla normativa, nel caso di specie abbondantemente superato”. (News&Com)