
CATANZARO “A causa di questa scellerata roulette russa – prosegue Esposito – in cui ogni giorno il commissario appena nominato si spara (metaforicamente!) un colpo alla tempia e cade a terra, la Calabria continua a rimanere in ‘zona rossa’, con gli ospedali in affanno, in carenza di personale medico e para-medico, senza tamponi e presidi adeguati. Nel contempo, accanto alla incalzante emergenza sanitaria, si leva alta la protesta sociale dei cittadini, chiusi in casa ad nutum e senza alcun sostegno, assistenziale ed economico e delle migliaia di esercenti che, pur dopo avere tentato di rialzarsi, con la forza e la caparbietà propria dei calabresi, hanno ora ricevuto il definitivo colpo del Knockout e rischiano seriamente di perdere tutto quanto avevano fin qui costruito nelle loro vite”. “Per quanto mi riguarda – sottolinea il consigliere regionale – valutando i risultati di oltre un decennio di commissariamento, del tutto negativi, auspicherei che il governo ponesse termine a questa infausta situazione e restituisse la gestione della sanità alla regione o, quanto meno che (al pari di altre regioni), individuasse, quale commissario ad acta, lo stesso presidente della regione. Tuttavia, per quanto sopra detto, ritengo che ciò non accadrà nemmeno adesso e che, invece, la sanità calabrese rimarrà una mera casella da spartire, in vista delle future competizioni elettorali”. “A questo punto, se proprio si intende persistere nel commissariamento – propone esposito – l’unica reale soluzione sarebbe quella di affiancare alla nomina (chiunque sarà il prescelto) l’approvazione di una legge ad hoc che, per come avvenuto, in passato, per alcune città molto importanti, possa consentire di ripianare i debiti e di ripartire da una gestione oculata e manageriale. Diversamente, chiunque verrà mandato a gestire la sanità calabrese, non potrà fare altro che tagliare posti letto, reparti e strutture e diminuire i servizi ed il personale, per tentare di arginare un debito che è ormai incontrollabile e dal quale non è possibile rientrare, tanto meno nell’arco di 24 mesi”. “Aspettiamo gli ulteriori sviluppi delle prossime ore – conclude Esposito – per conoscere il nominativo del futuro commissario ad acta, per comprendere chi, tra PD e M5stelle, avrà vinto questo stucchevole braccio di ferro. Nel frattempo, speriamo che, da parte del governo, ci sia un sussulto di dignità ed orgoglio che faccia comprendere che i calabresi sono una risorsa per l’intero paese e per tutto il mondo e che, se davvero si volesse reperire una personalità degna di espletare l’incarico commissariale, basterebbe andarla a ricercare tra le migliaia di calabresi (medici, avvocati, commercialisti e professionisti di ogni settore) che, ogni giorno, dimostrano le loro capacità manageriali e professionali, ricoprendo posizioni di vertice all’interno di holding e multinazionali o, per restare in materia di sanità, dirigendo importantissime strutture, nei più importanti ospedali d’Europa e non solo”. (News&Com)