
CATANZARO Da domani in Calabria scatterà il lockdown “quasi” totale, dopo essere stata inserita dal Governo nella ‘zona rossa’. Una decisione che ha suscitato veementi polemiche, ma che ha avviato anche delle importanti riflessioni su quanto è avvenuto finora e, soprattutto, su come è stata gestita l’emergenza Covid-19 in Calabria e la seconda ondata. A mettere a fuoco i punti salienti, ci ha pensato questa mattina ai microfoni Rai, Carlo Torti, primario di Malattie infettive del Policlinico universitario di Catanzaro: “Può sembrare esagerata come misura, inserire la Calabria nella zona rossa può servire alla nostra regione per cercare di recuperare il tempo perso e aumentare i posti letto, quelli in Terapia intensiva e soprattutto il personale. Attraverso questo lockdown ‘light’ la speranza è di far diminuire i contagi e dunque poter assistere meglio i pazienti affetti da Covid-19”. (News&Com)