
CATANZARO “Egregio Commissario, abbiamo appreso che in data 14 ottobre 2020 ha inviato alla compianta presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, una lettera con la quale la informava che a partire dal primo novembre 2020 cessava la sua funzione di Commissario straordinario di Calabria Verde”. Così i consiglieri regionali del Partito democratico Carlo Guccione, Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Libero Notarangelo e Luigi Tassone si rivolgono con una missiva al commissario straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò. “Un gesto che, alla luce di quanto accaduto – proseguono – risulta incomprensibile, sembrerebbe addirittura una ‘fuga’ dalle proprie responsabilità. La situazione finanziaria dell’Ente appare grave, non c’è alcuna copertura finanziaria per gli stipendi di settembre e ottobre, mancano euro 11.266.471,24 per risanare stipendi e tredicesima fino al 31-12-2020”. “Tutto ciò – aggiungono i consiglieri regionali dem – rischia di produrre gravi conseguenze per l’azienda e per i dipendenti, secondo quanto ci viene illustrato nella lettera del dirigente di Settore di Calabria Verde. Riteniamo che in questo momento debba prevalere il senso di responsabilità e lei non può sottrarsi da questa situazione che rischia di lasciare l’azienda senza guida”. “Le ricordiamo – aggiungono – che le norme statutarie regionali (artt. 17, 33, comma 6), delle norme costituzionali (tanto gli artt. 121 e ss. Cost., quanto l’art. 5, comma 2, Legge cost. n. 1/1999 – che continua a trovare applicazione in assenza di previsione, temporale, specifica contenuta nello Statuto regionale – della legge elettorale regionale (art. 1-bis L.R. n. 1/2005), del regolamento del Consiglio regionale (art. 60), e, soprattutto, della giurisprudenza costituzionale in materia di prorogatio dei poteri degli organi elettivi (sentenze 196/2003, 68/2010, 243/2016) confermano che, in caso di scioglimento anticipato della legislatura, gli organi elettivi restano in carica ed esercitano i poteri solo per atti indifferibili ed urgenti tra i quali, dunque, evidentemente, non rientra l’esercizio dei poteri ordinari e l’adozione degli atti il cui potere è attribuito, in via ordinaria, al presidente della Giunta regionale, alla Giunta regionale e/o al Consiglio regionale”. (News&Com)