LA LEZIONE DEL FMI SUL RALLENTAMENTO DELLA RIPRESA ECONOMICA
(AGENPARL) – Roma, 16 ottobre 2020 – E’ sempre stato chiaro ed ora il FMI lo sta facendo sta facendo in maniera altrettanto chiara che qualsiasi rallentamento della ripresa economica mondiale potrebbe causare seri problemi al sistema finanziario globale.
Più volte ho scritto che una seconda ondata nella pandemia di coronavirus sarebbe stata deleteria per la ripresa economica globale e questo vale soprattutto per l’Italia.
Ecco quindi che i responsabili delle politiche economiche mondiali ed in particolare quelli italiani farebbero bene a prestare attenzione agli ultimi avvertimenti del Fondo monetario internazionale sulla vulnerabilità del sistema finanziario globale.
Forse solo allora si concentreranno sull’urgente necessità di continuare a fornire un forte sostegno alla politica fiscale e monetaria per la ripresa economica globale.
Il FMI sta ora sottolineando che la portata stessa della pandemia ha causato un aumento delle vulnerabilità dei mercati finanziari in più settori dell’economia mondiale.
Ciò si è verificato in quanto una quantità straordinaria di allentamento della politica monetaria ha contribuito a sostenere l’economia mondiale, ma a costo di esacerbare le vulnerabilità preesistenti dei mercati finanziari.
Le vulnerabilità evidenziate dal FMI includono il forte aumento del carico di debito del settore societario, poiché è stato costretto a far fronte alle carenze di liquidità legate alla pandemia aumentando i prestiti.
Includono anche un marcato deterioramento delle prospettive delle economie dei mercati emergenti con un gran numero di paesi a basso reddito così fortemente indebitati che ora devono affrontare una crisi di debito imminente, mentre altri sono stati colpiti da una tempesta economica ‘perfetta’.
Ad aggravare queste vulnerabilità è stata la crescente disconnessione tra i vivaci mercati azionari globali e lo stato dell’economia mondiale.
Ciò si è verificato quando gli investitori hanno assunto maggiori rischi e hanno cercato di ottenere rendimenti in un contesto di ampia liquidità globale.
Il FMI sta ora avvertendo nel modo più chiaro che qualsiasi rallentamento della ripresa economica mondiale potrebbe causare seri problemi al sistema finanziario globale.
Qualsiasi rallentamento di questo tipo potrebbe far sì che i problemi di liquidità del settore aziendale e dei mercati emergenti si trasformino in problemi di solvibilità.
Allo stesso tempo, potrebbe anche portare a un forte calo dei prezzi delle azioni globali riducendo l’attuale ampio divario tra i prezzi delle azioni e lo stato dell’economia globale.
Il FMI avverte anche i responsabili politici globali di non essere eccessivamente compiacenti riguardo alla capacità del sistema finanziario mondiale di resistere a una rinnovata recessione economica.
In particolare, avverte che in uno scenario macroeconomico avverso alcuni sistemi bancari potrebbero subire significative carenze di capitale.
Potrebbero farlo perché un gran numero di imprese e famiglie non sarà in grado di rimborsare i propri prestiti che è quello che sta già avvenendo in Italia soprattutto per quanto riguarda i mutui legate alle abitazioni.
Gli avvertimenti del FMI sono chiari, dato che ci sono segnali crescenti che la ripresa economica globale sta incespicando e stanno emergendo soprattutto segnali preoccupanti di una seconda ondata di pandemia.
I principali paesi europei come Francia, Spagna e Regno Unito sono tutti costretti a reimporre le restrizioni poiché i livelli di infezione ora superano quelli della primavera.
Nel frattempo, i principali paesi come Stati Uniti, Brasile e Messico, che hanno registrato tra i peggiori record di performance pandemiche del mondo, devono ancora disporre di un programma coerente per affrontare la pandemia.
Nel 2008, i responsabili delle politiche economiche mondiali sono stati colti alla sprovvista dalla crisi dei mercati finanziari globali che ha seguito il fallimento di Lehman.
Oggi, alla luce del chiaro avvertimento del FMI, non sembrano avere scuse per non prendere tutte le misure politiche necessarie per evitare un rinnovato rallentamento dell’economia mondiale che potrebbe innescare potenziali problemi del mercato finanziario globale di cui il FMI sta ora avvisando.
Come sappiamo l’esperienza è il tipo di insegnante molto difficile perché prima ti fa l’esame, e poi ti spiega la lezione.
La lezioni che arriva oggi è che l’economia globale sta tornando dalle profondità della crisi e questo vale per alcuni Paesi. Ma questa calamità è tutt’altro che finita.
Oggi i paesi stanno affrontando quella che chiamerei una salita difficile che sarà molto lunga, piena di insidie, incerta ed irregolare ma soprattutto incline a forti imprevisti.
La soluzione potrebbe essere «vedere, prevedere e provvedere».