
REGGIO CALABRIA Le investigazioni sono state svolte sotto le direttive del procuratore vicario Gerardo Dominijanni e dei sostituti procuratori Domenico Cappeleri, Paola D’Ambrosio e Andrea Sodani ed hanno visto la confluenza di vari filoni investigativi sviluppate dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei carabinieri. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, nell’ambito del procedimenton. 4797/2017 R.G.N.R.,è stata avviata a seguito della rapina perpetrata in data 2 ottobre 2017 presso l’ufficio postale della frazione Sambatello di questo capoluogo, nel corso della quale vennero asportati circa 11.000 euro, oltre ai soldi in contanti che la direttrice aveva all’interno della propria borsa. Dette attività investigativehanno consentitoalla Polizia di Statodi accertare che a commettere il delitto di cui sopra erano stati: in qualità di autori materiali ed in concorso con altro soggetto non identificato, Antonio Rocco Leonello ed Carmine Alvaro, i quali erano penetrati all’interno dell’ufficio postale armati sia di pistola che di mazze ferrate; Giuseppe Agostino e Giuseppe Palmisano, come concorrenti nella rapina, avendo gli stessi fornito un contributo determinante per il buon esito dell’azione delittuosa. Gli stessi, infatti, presenti sin dalle prime ore di quella mattinata sui luoghi di interesse, mediante l’autovettura Renault Laguna di Agostino avevano fatto da apripista ai propri complici, prima per condurli verso l’obiettivo e poi per assicurarne una fuga al riparo da imprevisti. Gli autori materiali della rapina, al fine di commettere il delitto, avevano utilizzato due autovetture [una Fiat Uno bianca ed una Fiat Cinquecento rossa] risultate rubate pochi giorni prima. Con la Fiat Uno i rapinatori erano giunti presso l’ufficio postale, mentre con la Fiat Cinquecento gli stessi avevano bloccato, ancor prima di avviarsi all’obiettivo e qualche centinaio di metri prima dello stesso, la strada che porta all’ufficio postale in direzione opposta a quella da cui erano giunti. (News&Com)