
L’INTERVENTO DI TALLINI A introdurre l’ordine del giorno nell’odierno Consiglio regionale è il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, che afferma: «Tutti i gruppi consiliari hanno espresso l’intenzione di respingere dimissioni e voglio precisare che questo atto politico non è una prassi di ufficio vuoto riconoscimento ma un serio richiamo di tutto il Consiglio regionale al senso di responsabilità e alla sensibilità politica di Callipo, nella speranza che possa contribuire a una sua riflessione profonda sulle motivazioni delle sue dimissioni. Non è mai accaduto nella storia del regionalismo calabrese che il capo dell’opposizione abbandoni dopo 4 mesi la postazione a cui lo hanno indicato migliaia di elettori: il mio non è un rimprovero al cavaliere Callipo, che stimo enormemente come uomo e imprenditore di successo, non ho condiviso le sue motivazioni perchè credo che la sua amarezza e la sua delusione siano state dettate dagli attacchi alla sua persona da parte del ‘club dell’antipolitica’, gli ‘antagonisti da salotto’ che passano il loro tempo ad tessere trame contro i loro avversari. Non mi piace entrare nel dibattito che appartiene tutto al centrosinistra in particolare al Pd, ma – afferma Tallini – trovo molto sensate le considerazioni che ha fatto uno dei maggiori sostenitori della candidatura di Callipo l’imprenditore De Masi: anche lui, da uomo libero che combatte il malaffare e la criminalità, ritiene che il posto del cavaliere Callipo sia qui, in questa assemblea, dove non rappresenta se stesso ma gli elettori che che hanno creduto nel suo progetto. L’immagine di un Consiglio regionale delegittimato dopo 4 mesi non è veritiera e non ci fa onore. Più volte ho ammesso errori di valutazione e incomprensioni tra maggioranza e opposizione che non fanno bene all’istituzione, ma questo non vuol dire che questo Consiglio regionali non abbia le carte in regole per fare un ottimo lavoro, come abbiamo dimostrato in occasione dell’approvazione del bilancio e di altri importanti provvedimenti. Penso che Callipo, privandola di una guida riconosciuta, indebolirà la sua parte politica e più in generale tutto il Consiglio regionale. Ascolti dalla voce dei tutti i gruppi le motivazioni della decisione di respingere le sue dimissioni e – conclude Tallini – si conceda un momento di riflessione prima di compiere un atto che lascerebbe un’ombra sulla sua esemplare di uomo e di imprenditore».(News&Com)