
(AGENPARL) – Roma, 10 feb 2020 – “Uccisi e gettati in fosse carsiche, le foibe, simbolo del terrore, uccisi nei campi di prigionia, o costretti all’esodo e poi a lungo dimenticati. Erano migliaia di italiani, perlopiù civili, della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, e vennero eliminati dalle milizie comuniste jugoslave al termine della seconda guerra mondiale e subito dopo.
Di quell’eccidio abbiamo il dovere di fare sopravvivere il ricordo, ricordo che si deve trasformare in insegnamento ed esaltazione dei valori di pace. L’oblio e la negazione dell’ingiustizia e della morte sono i peggiori nemici da combattere, perché nessuna tortura, nessuna vita persa – in qualunque circostanza storico-politica – vengano mai dimenticate, ma restino sempre come monito e come nuovo senso di direzione”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio