

“I sondaggi possono essere abbaglianti e deludenti, l’abbiamo visto spesso, ma sono da prendere in considerazione. Quello di ‘Porta a Porta’, che indica una differenza di 20 punti tra lo schieramento della Santelli e quello di Callipo, può anche sembrare verosimile, ma non tiene conto del grande partito trasversale del ‘non voto’ che in Calabria è stato eclatante la scorsa volta ed è ancora più massiccio in questa circostanza elettorale, come ci stiamo rendendo conto ascoltando i calabresi. Sono state troppe e gravi le inadempienze della vecchia politica. E così è cresciuta la sfiducia nelle Istituzioni e si è ampliato a dismisura il distacco dei cittadini dalla politica. Questa parte massiccia di calabresi, a giusta ragione indispettiti con la cattiva e purtroppo anche con la buona politica, deciderà se la Regione deve replicare in Calabria il già visto, con tutte le risultanze negative che sono sotto gli occhi di tutti, o se la Regione, invece, potrà aprire una pagina nuova, fatta di buone pratiche politiche ed amministrative, come promette Pippo Callipo: un imprenditore di successo mondiale che si propone alla guida del governo regionale per amore della sua terra, col solo scopo di liberare la Calabria dall’emarginazione economica e culturale e ridarle dignità al cospetto del Paese e dell’Europa. Restano ancora diversi giorni per far riflettere gli elettori e per far loro comprendere che la protesta del ‘non voto’, pur comprensibile, non è saggia, perché favorisce le forze della conservazione, le rendite di posizione e i collezionisti di ‘consenso assistito’, il che significherebbe per la Calabria l’abbandono definitivo di ogni speranza di riscatto. E questo che vogliamo?” (News&Com)