
(AGENPARL) – Roma, 15 dic 2019 – “Il fatto che Di Maio continui a parlare di Etruria dimostra che i Cinque Stelle non sono pronti ad affrontare una questione così importante senza ricorrere allo slogan, alla demagogia e alla bugia.
La vera questione sul tappeto qui è il destino di una riforma – quella delle banche popolari fatta dal governo Renzi nel 2015, e chiesta per decenni a gran voce da Ciampi e Draghi – che rompe le governance opache, le rende più contendibili e consente più facilmente di mandare a casa i management inefficienti delle banche. Una riforma a cui la Banca Popolare di Bari si è sempre sottratta, pur essendo obbligata per legge.
Se Di Maio vuole nazionalizzare la Popolare di Bari, lo faccia. Non ha bisogno, nel decreto, ne’ di nascondere l’operazione con fantasiose e inesistenti banche pubbliche degli investimenti ne’ con lo “schermo” di Invitalia”. Lo afferma in una nota il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin