
(AGENPARL) – Roma, 05 dic 2019 – Va bene discutere di sistema proporzionale (il modello maggioritario lo avremmo potuto avere oggi se la riforma costituzionale del 2016 fosse stata approvata), ma con correttivi che non lo rendano un proporzionale puro e che assicurino le adeguate garanzie di rispetto del pluralismo politico e territoriale anche alla luce della riduzione del numero dei parlamentari. Non abbiamo preclusione per un sistema con soglia legale o soglia implicita, ma non possiamo accettare un modello analogo a quello spagnolo che favorirebbe le aree più densamente popolate a scapito delle altre. Parità di genere, liste corte e con candidati riconoscibili (ma non abbiamo una preclusione anche per un sistema che includa le preferenze). Ci preme perseguire il più ampio consenso possibile anche con le forze di opposizione. Così da fonti di Italia Viva