
(AGENPARL) – Roma, 16 Ago 2019 – È stato decisamente un bel Ferragosto, quello del Secolo d’Italia. E siete stati voi, meravigliosi lettori, a rendercelo splendido con dati che fanno volare la nostra testata. Il “borsino” che lo testimonia è Google Analytics, che giorno dopo giorno ci racconta gli incredibili progressi del giornale. Ogni mattina sono i vostri clic a spingerci sulla strada giusta. Ci stiamo affermando come testata di riferimento del vasto mondo della destra italiana e non potete immaginare quanto ci riempia di gioia la vostra attenzione quotidiana.
Parliamoci chiaro: quando sono arrivato alla direzione del Secolo il giornale era già sulla buona strada, perché 43 milioni di pagine visualizzate da 13 milioni di utenti nel 2018 sono un risultato assolutamente lusinghiero. Sicuramente la strada era ben tracciata e non va dimenticato il lavoro di quanti ci hanno preceduto, a cominciare da Italo Bocchino e Girolamo Fragala’ e l’intera squadra della redazione.
Già superati i numeri di un anno
Poi, il nuovo corso, contando sulla stesse risorse e l’unico innesto rappresentato dalla nuova direzione. Ebbene, è molto bello verificare che a Ferragosto – precisamente con i dati della mezzanotte del 13 del mese – abbiamo già raggiunto 44 milioni di pagine in sei mesi e mezzo. E gli utenti sono 11 milioni e passa arrivati a questo periodo dell’anno.
Un ulteriore raffronto col periodo 1 febbraio 13 agosto 2018 dimostra ulteriormente i progressi: le pagine visualizzate erano 21 milioni, gli utenti sei milioni. La metà.
Dunque, possiamo parlare di un’esperienza esaltante sia pure con una redazione a ranghi ridotti per via del regime di solidarietà. E già ora siamo in grado di dire che il 31 gennaio, quando scadrà il mio mandato, consegneremo all’editore un quotidiano molto più affermato e credibile, con una linea politica assolutamente riconoscibile.
Certo, voi lettori vi imbattete in molta più pubblicità e fateci dire per fortuna. Ma se vengono meno i contributi della legge sull’editoria grazie alle scelte sciagurate del governo gialloverde, resta poi solo la fondazione An. Che sarà ovviamente libera di decidere il nostro futuro. Da parte nostra abbiamo lavorato per essere più una risorsa che un peso.
Alziamo il calice
E con questi numeri siamo comunque nella condizione di poter rassicurare i nostri lettori che se gli sconfitti alle elezioni andranno al governo dell’Italia, li colpiremo ogni giorno come meritano. A partire da quei pentastellati che volteggiano sulle poltrone da destra a sinistra senza arrossire. Ci fu la Dc, nella nostra storia, a prendersi il lusso di poter decidere se governare con la sinistra o con la destra, ma certo con statisti e non con avventurieri della politica come questi che ci ha regalato la triste stagione di Beppe Grillo.
Anche se ci amareggiano le vicende politiche attuali, cari lettori alziamo il calice e brindiamo. Non solo al Ferragosto appena trascorso, ma anche ad una testata che ogni mattina accompagna le vostre giornate raccontando verità taciute dai grandi giornaloni del conformismo.
Vi chiediamo solo di condividere sempre di più ogni articolo sulla rete, di far leggere il nostro lavoro ai vostri amici, di raccontare con noi la storia di una Patria che non vogliamo vedere distrutta dai nuovi demagoghi.
Online, arriviamo ovunque. E in fondo è questa la nostra forza. Ed è anche la vostra, se ci credete con noi.
Fonte: venerdì 16 agosto 6:00 – di Francesco Storace