
(AGENPARL) – Roma, 10 lug 2020 – “La campagna astrusa e molto accesa, con toni anche esagerati, che sta conducendo Confedilizia su un presunto attacco alla proprietà privata e su una presunta picconata al settore della locazione, appare inconcludente.
È sterile perché Confedillizia sa benissimo che nel decennio tra il il 2008 e il 2018 le richieste di esececuzioni sono state 1,5 milioni circa, le esecuzioni di sfratto sono state poco piu di 300.000 ( fonte ministero interno) ovvero già o ggi, ovvero prima del lockdown c’era una proroga degli sfratti non dichiarata, se solo una richiesta su cinque era ed è esaudita.
Al contrario se Confedilizia abbassase il vessillo del liberismo sfrenato visto che questi ha prodotto una montagna di sfratti nonostante la liberalizzazione degli affitti e la cedolare secca , segno che le questioni non si risolvono lisciando il pelo alla rendita, ma affrontando i nodi del disagio abitativo.
Dovremmo ridurre enormemente la montagna di sfratti e visto che questi al 90% sono per morosità, effetto verificatosi proprio a partire dalla abolizione dell’equo canone, è del tutto evidente che la questione è ridurre gli affitti, perché l’emergenza è l’affitto.
Se non si riducono gli affitti, se si difende pervicacemente un mercato delle locazioni che cosi come è produce guasti e danni che sono sotto gli occhi di tutti, se non si aumenta l’offerta di case popolari e se non si danno contributi affitti decenti come importo e in tempi rapidi , ci può essere o non essere la sospensione degli sfratti ma i guasti restano come le morosità, come gli sfratti e se me eseguono uno solo uno su cinque richiesti.
Con buona pace di quelli che pensano che il suo sfratto non si esegue per colpa della sospensione degli sfratti quando negli ultimi sette anni non vi è stata nessuna sospensione e se c’e stata limitata ai soli sfratti per finita locazione ovvero il dieci per cento degli sfratti e gli sfratti venivano eseguiti con il contagocce.
Questo rende la campagna del centro destra e di Confediilizia un inutile polverone perché tende a nascondere la polvere ( la questione centrale) sotto il tappeto.
Noi, come Unione Inquilini, siamo per affrontare i nodi e risolverli perche riteniamo che la sospensione degli sfratti diventa necessaria quando non si affrontano i nodi strutturali, anche se sappiamo benissimo che la sosipensione degli sfratti è un pannicello caldo messo sulla fronte di uno che ha la febbre a 40.
Direi anche basta a polemiche astruse tutte mediatiche, queste non portano alcuna soluzione reale e non servono né ad inquilini né, tantomeno, ai proprietari.
Poi Confedilizia se ti aggrada prosegui eh ? Spiegherai tu ai proprietari perché vanno incontro a morosità e ad una esecuzione di sfratti ogni cinque, anche in assenza di sospensioni di sfratti.
Dovremmo combattere una battaglia comune di equità e di sostenibilità delle locazioni, nei confronti del Governo e della Ministra De Micheli che semplicemente neanche sa che ha la delega alle politiche abitative e che si accinge a smantellare la direzione generale sulla condizione abitativa.
Invece è un fiorire di mostrare muscoli e ghigni”. Dichiarazione di Massimo Pasquini, Segretario Nazionale Unione Inquilini