Roma, 23 novembre 2021 – Chemnitz piange la perdita del Dr. Thomas Jendges (55). Martedì mattina il capo della clinica di Chemnitz è caduto dall’edificio della clinica in Flemmingstrasse. E’ deceduto sul colpo per le gravi ferite riportate.
“È con grande sgomento che ho appena appreso della tragica morte del Dr. Esperienza di Thomas Jendges. Ieri sera (lunedì, ndr) abbiamo parlato a lungo della difficile situazione della corona “, ha dichiarato martedì mattina il sindaco di Chemnitz Sven Schulze (50, SPD).
Dott. Jendges è stato nominato amministratore delegato del più grande ospedale municipale della Germania dell’Est solo ad aprile ed è l’unico amministratore delegato dal 1° ottobre. Lascia una moglie e un figlio.
I retroscena dell’incidente non sono ancora chiari. Finora, però, tutto fa pensare a un tragico suicidio.
Sven Schulze ha spiegato martedì pomeriggio che la clinica di Chemnitz, nonostante la tragica morte del dott. Thomas Jendges è ancora in grado di agire. Schulze: ” Nei prossimi giorni il team dirigenziale ampliato si occuperà delle attività”.
La polizia tedesca nega l’esistenza della lettera, che qualifica i vaccini anti-Covid-19 come “genocidio”. Circola online dalla morte, il 2 novembre, del dottor Thomas Jendges, che gestiva un ospedale a Chemnitz.
L’articolo del quotidiano Bild non fa menzione di tale lettera. La polizia di Chemnitz ha dichiarato a 20 Minutes di “aver svolto le indagini” sull’argomento. “Non siamo a conoscenza di una tale lettera d’addio, contrariamente a quanto è stato detto in diverse pubblicazioni”, ha detto.
Il 2 novembre si è suicidato il dottor Thomas Jendges. Aveva co-diretto questo importante ospedale dal 15 aprile e ne era diventato direttore unico il 1° ottobre. È stato tra le prime persone dell’establishment a ricevere una dose di vaccino contro il Covid-19, la fine di dicembre 2020 aveva riportato i media locali di Freipress. Ha anche sostenuto l’apertura di un centro di vaccinazione all’interno dell’ospedale, come notato dai nostri colleghi austriaci di Mimikama.