(AGENPARL) – Roma, 09 febbraio 2021 –
Il filo pregiato che lega Biella e Como e può far ripartire l’Italia
Da fonti confindustriali tedesche si apprende che un grosso gruppo avrebbe affidato a Lorenza Morello (già nota per aver lavorato come business lawyer al progetto di take over di Brooks Brothers, guidando la cordata promossa da Luciano Donatelli la scorsa estate ed arrivata ad un soffio dall’acquisizione) il compito di creare due piattaforme produttive integrate a Como e nel comparto biellese.
Il tema è legato alla nuova filosofia dei grossi gruppi del lusso che vedono con sgomento la desertificazione dell’industria di qualità del lusso dove l’Italia è il player fondamentale con tutte le sue filiere. Il progetto di cui è protagonista la Morello (il cui nome come sottosegretario era già stato fatto nel “Governo Letta” e che ora i più informati dicono sarebbe nuovamente tra i nomi nella rosa del Governo Draghi, per le sue riconosciute capacità tecniche) è estremamente innovativo, investendo nelle realtà industriali intermedie, che sono essenziali per la catena di valore del Made in Italy.
Là dove INVITALIA va in soccorso di aziende ormai allo stremo, l’idea di comporre una galassia delle eccellenze farà scattare certamente un effetto “boule de neige” che farà ripartire anche i piccoli artigiani che ruotano da sempre attorno al sistema. Un grande progetto corale per il made in Italy che ha nei lanifici, nelle Seterie e nelle filature che osservano le regole di sostenibilità e tracciabilitá un “plus” unico.
Il made in Italy, fatto bene e sano, può far ripartire tutto il sistema come dopo la guerra, con il trionfo della qualità di cui solo l’Italia è capace. E qui sì che i tecnici possono farla da padroni.
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The precious thread that binds Biella and Como
From German confindustrial sources we learn that a large group would have entrusted Lorenza Morello (already known for having worked as a business lawyer on the Brooks Brothers take over project, leading the consortium promoted by Luciano Donatelli last summer and arrived a breath away from acquisition) the task of creating two integrated production platforms in Como and in the Biella area. The theme is linked to the new philosophy of the large luxury groups that are dismayed by the desertification of the luxury quality industry where Italy is the key player with all its supply chains. The project in which Morello is the protagonist (whose name as undersecretary had already been made in the “Letta Government” and which now the most informed say would again be among the names in the Draghi Government squad, for its recognized technical skills) is extremely innovative, investing in intermediate industrial realities, which are essential for the Made in Italy value chain. Where INVITALIA comes to the rescue of companies that are now exhausted, the idea of composing a galaxy of excellence will certainly trigger a “boule de neige” effect that will restart even the small artisans who have always revolved around the system. A great choral project for the made in Italy that has in woolen mills, silk factories, spinning mills, etc. that observe the rules of sustainability and traceability a unique plus factor. Made in Italy, done well and healthy, can restart the whole system as after the war with the triumph of quality that only Italy is capable of. And here is that the technicians can be the masters.