COSENZA Arrestato per due volte dai carabinieri, a pochissime ore di distanza l’una dall’altra. È successo ad un trentaduenne, R.F., di Castrovillari, già conosciuto dalle forze dell’ordine. La prima volta è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente, mentre la seconda per evasione dagli arresti domiciliare a cui era stato sottoposto. I militari della compagnia di Castrovillari, nella notte tra lunedì e martedì, impegnati in un normale servizio di controllo del territorio, hanno notato l’uomo transitare nel centro urbano a bordo di un’auto e, tenuto conto dei precedenti di polizia, hanno deciso di fermarlo per un controllo: R.F.,…
Autore: Redazione Calabria
REGGIO CALABRIA Alle prime ore della mattinata odierna, al termine di complesse e articolate indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, gli investigatori della Sezione criminalità Organizzata e Catturandi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con l’ausilio dei colleghi della Squadra Mobile di Vibo Valentia, hanno localizzato e catturato a Vibo Valentia il latitante rosarnese Benito Palaia, di 42 anni, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, per cessione di sostanze stupefacenti, disposta dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, riferita alla ‘Operazione…
COSENZA L’attività investigativa svolta si è sviluppata mediante intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, sfociati anche in arresti in flagranza di reato. I tipi di droga maggiormente commercializzati dal sodalizio sono risultati essere cocaina, marijuana ed hashish. Nel corso dell’attività di indagine sono stati complessivamente sottoposti a sequestro, in diversi momenti, circa 7 kg di marijuana, 230 grammi di cocaina e 640 di hashish, nonché di un’area di 10.000 mq adibita alla coltivazione di marijuana con circa 1000 piante di cannabis a dimora e 300 essiccate. (News&Com)
COSENZA Nel corso dell’indagine, gli investigatori hanno fatto luce sul reimpiego dei capitali illeciti ottenuti dal traffico di droga nell’azienda di Aldo De Pascalis, anche lui finito in carcere, utilizzati per l’acquisto in contanti di prodotti ortofrutticoli, poi etichettati e rivenduti come fossero propri. Un meccanismo fondamentale per “ripulire” il denaro sporco. L’utilizzo dei capitali dell’organizzazione ha permesso inoltre di effettuare investimenti sempre maggiori, acquistando terreni, immobili, attrezzature, distorcendo il mercato in danno alla concorrenza. (News&Com)
COSENZA Arone, secondo gli inquirenti, era il riferimento della piazza di spaccio di Policoro, gestita in stretta collaborazione con Antonio Bevilacqua, la cui abitazione rappresentava una vera e propria base logistica in cui avveniva il taglio e il confezionamento della sostanza. Il successivo stoccaggio poi avveniva in altri luoghi, lontani dalle abitazioni, in depositi temporanei dislocati lungo le strade interne, in determinati punti contraddistinti da segnaletica stradale o da alberi, tali da poter essere raggiunti per l’immediato prelievo e la consegna. (News&Com)
COSENZA Secondo gli inquirenti sarebbero diversi i legami con la Calabria. A cominciare dell’approvvigionamento della sostanza stupefacente che avveniva nella nostra regione, oltre che in Puglia, Campania ed Albania. Ma i legami con la Calabria, ricostruiti dagli inquirenti, si riferiscono anche a due incendi e ad un episodio estorsivo nei confronti di un’azienda agricola. Il primo incendio, avvenuto nella notte del 19 agosto 2015, ha interessato tre autovetture, andate completamente distrutte, di proprietà dei fratelli Leone, imprenditori del settore agricolo. L’autore dell’incendio, infatti, è stato identificato nel calabrese Benito Arone, oggi arrestato, a puro scopo intimidatorio per «ingenerare timore nei…
COSENZA Il territorio interessato è quello della fascia jonica della Basilicata e, partendo dallo spaccio di droga, gli inquirenti sono riusciti ad individuare anche un “canale” di riciclaggio del denaro sporco reinvestito in un’azienda agricola, quella di De Pascalis, fra le più importanti del Materano. L’Ufficio di Procura – inoltre – aveva contestato il reato di associazione mafiosa, che tuttavia non è stato ritenuto assistito da gravi indizi dal gip di Potenza. (News&Com)
COSENZA Una vasta attività di traffico di stupefacenti gestito in prima persona dai fratelli Solimando, Giacomo e Filippo, entrambi finiti in carcere, e poi, su delega, anche dal calabrese Benito Arone, classe ’68, originario di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. È quanto sono riusciti a ricostruire gli inquirenti della Dda della Procura di Potenza nell’inchiesta che, questa mattina, ha portato all’emissione da parte del gip di 24 misure cautelari nei confronti di altrettante persone. Tra queste, nel blitz effettuato dalla Guardia di Finanza di Matera, 12 sono finite in carcere, altri 6 agli arresti domiciliari. Per altri sei, invece,…
CATANZARO “Riguardo all’indice Rt – evidenziano il presidente e il commissario – questo indicatore rappresenta una stima statistica a posteriori su cui non incidono i casi della settimana di monitoraggio, ma quelli della settimana ancora precedente. Inoltre, in questi giorni si tenta di diffondere notizie fuorvianti anche sul numero di tamponi giornalmente effettuati. Il dato giornaliero tiene conto del numero dei soggetti a cui è stato eseguito un tampone (molecolare o rapido antigenico) e del numero totale dei tamponi eseguiti su queste persone. Allo stesso soggetto, a puro titolo d’esempio, può essere effettuato più di un tampone: uno screening iniziale…
CATANZARO “Il sistema di monitoraggio, però, entro specifici margini di disallineamento, considera ugualmente affidabile il dato, che, pertanto – è spiegato ancora –, non incide negativamente né sul calcolo dell’indice di trasmissibilità, né sull’assegnazione del “colore” alla Regione. Qualora il livello di non allineamento fosse considerato non accettabile, sarebbe puntualmente segnalato come “alert”, essendo comunque disponibile il dato di riferimento, perché comunicato con il flusso giornaliero. Inoltre, l’affidabilità/attendibilità dei dati presenti in quella piattaforma, non deriva da una mera comparazione numerica, ma da un complesso esame settimanale della qualità e della completezza delle informazioni inserite. Nel report settimanale del ministero…