Autore: Redazione Calabria

REGGIO CALABRIA Lo studio tecnico informatico estremamente approfondito della diffusione dei segnali in streaming effettuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania con il coordinamento del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ha consentito di individuare le sorgenti dalle quali viene distribuito il segnale piratato. Il Pubblico ministero titolare delle indagini, di competenza del gruppo di lavoro specializzato in materia di reati informatici (G 2) ha contestato ai n. 45 indagati il delitto di associazione a delinquere finalizzato alla commissione dei delitti di accesso abusivo a sistema informatico protetto da misure di sicurezza (615 ter aggravato c.p.),…

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REGGIO CALABRIA È in corso una vasta operazione della Polizia di Stato contro la pirateria audiovisiva finalizzata al contrasto del fenomeno delle IP TV illegali. I provvedimenti sono stati eseguiti in diverse città italiane e sono stati impiegati nell’operazione più di 200 specialisti provenienti da 11 Compartimenti regionali della Polizia Postale (Catania, Palermo, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Ancona, Roma, Cagliari, Milano, Firenze, Venezia) che operando sul territorio di 18 province, hanno smantellato la complessa infrastruttura criminale, sia sotto il profilo organizzativo che tecnologico. La Procura Distrettuale di Catania ha coordinato approfondite indagini, durate diversi mesi, in materia di pirateria audiovisiva…

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VIBO VALENTIA Per ricostruire la situazione economica dei ‘furbetti’, i carabinieri delle 13 Stazioni dipendenti dalla Compagnia di Vibo Valentia si sono avvalsi della collaborazione dell’Inps, delle banche dati in uso alle forze di polizia ed in taluni casi anche degli istituti di credito. Sono così emerse una serie di irregolarità per un danno erariale complessivo stimato in stimato in circa 70.000 euro. I 478 indagati rischiano una pesante sanzione amministrativa compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, somme molto superiori rispetto al beneficio illecitamente conseguito. L’attività non è tuttavia conclusa: ulteriori controlli sui percettori di elargizioni sociali sono…

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VIBO VALENTIA Per procurarsi il beneficio sono state quindi fornite informazioni mendaci: dalla falsa attestazione sulla residenza e del numero dei componenti del nucleo familiare (l’elargizione era connessa anche all’effettivo stato di bisogno della famiglia) all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali (indennità di disoccupazione, pensioni di invalidità, l’indennità di maternità e lo stesso reddito di cittadinanza) che, superata una certa soglia, non avrebbe consentito l’ottenimento del buono alimentare. Diverse le anomalie riscontrante durante l’attività investigativa: c’è chi percepiva regolarmente il proprio reddito da lavoro dipendente (perché evidentemente rientrante tra le categorie che hanno potuto…

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VIBO VALENTIA I buoni spesa sono stati erogati direttamente dai Comuni a persone che autocertificavano il proprio stato di difficoltà economica sulla base di bandi stilati dagli stessi enti locali. Lo scopo era quello di aiutare le fasce più deboli ad acquistare alimenti, farmaci ed altri beni di prima necessità. L’indagine segue un arco temporale che va dall’aprile del 2020 fino ad oggi. I cittadini segnalati dai Carabinieri all’autorità giudiziaria risiedono nei comuni di Vibo Valentia, Pizzo, Sant’Onofrio, Stefanaconi, Maierato, Mileto, Filogaso, Filadelfia, Francavilla Angitola, San Gregorio d’Ippona, Briatico, Cessaniti, Filandari, Ionadi, San Costantino Calabro e Francica. Gli accertamenti effettuati…

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VIBO VALENTIA False attestazioni per ottenere i buoni spesa Covid. È quanto scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia a conclusione di un’articolata attività di verifica e controllo in ambito economico coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo guidata dal Procuratore Camillo Falvo. In 478 sono stati denunciati in stato di libertà con l’accusa di false attestazioni a incaricato di pubblico servizio e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Tra i soggetti deferiti ci sono anche affiliati alla ‘ndrangheta che avevano certificato il falso pur di ottenere i buoni spesa. Si tratta di fondi stanziati per sostenere…

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COSENZA L’Autorità Giudiziaria contabile, all’esito degli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle cosentine, ha ritenuto connotato da colpa grave il comportamento dei dirigenti dell’Asp di Cosenza che si sono susseguiti, sia nella fase di accettazione della clausola contrattuale, vessatoria per l’Ente pubblico, che prevedeva la ripartenza daccapo degli interessi in caso di sospensione dei pagamenti (a prescindere dalle somme fino a quel momento corrisposte), sia nella fase di sottoscrizione e successiva interruzione dell’accordo transattivo, per aver erroneamente valutato che i crediti vantati dalla società di factoring fossero certi, liquidi ed esigibili. (News&Com)

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COSENZA A seguito di ciò, la società creditrice – avvalendosi di una specifica clausola dell’atto transattivo che disciplinava proprio tale ipotesi di inadempimento – provvedeva a richiedere l’intera quota degli interessi originariamente vantati, vanificando i risparmi derivanti dalla transazione. Le parti (Asp e società di factoring) giungevano quindi alla stipula di un secondo atto transattivo, in cui si conveniva che l’Ente pubblico avrebbe provveduto al pagamento di ulteriori somme a titolo di interessi, per oltre 2 milioni di euro. Tale importo, sommato ad altri 1,5 milioni di euro (sempre a titolo di interessi) che l’Asp di Cosenza aveva nel frattempo…

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COSENZA L’attività d’indagine, condotta dalle Fiamme Gialle in costante coordinamento con il vice procuratore regionale Giovanni Di Pietro, è stata finalizzata alla ricostruzione delle diverse fasi di due accordi transattivi, stipulati nel 2014 e nel 2016, tra l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ed una società di factoring. Con il primo accordo, a fronte di crediti dichiarati dall’Asp brutia quali ‘certi, liquidi, esigibili ed esecutivi’ per un importo di poco inferiore a 47 milioni di euro, la società di factoring aveva accettato di applicare un abbattimento del 40% sugli interessi maturati e di rinunciare a quelli maturandi, impegnandosi, altresì, a non…

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COSENZA I Finanzieri del comando provinciale Cosenza, all’esito di accertamenti eseguiti su delega istruttoria disposta dalla Procura regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria, hanno contestato un danno erariale di oltre 3,5 mln di euro nei confronti di 4 dirigenti pro tempore dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Nei confronti dei medesimi dirigenti – ai quali i finanzieri del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria Cosenza, lo scorso gennaio, avevano notificato altrettanti ‘atti di costituzione in mora’ (ex art. 66 del Codice di giustizia contabile) – l’autorità giudiziaria contabile ha proceduto a notificare gli inviti a dedurre (ex…

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