Autore: Redazione Calabria

COSENZA «Sparati e uccisi due cani. Un meticcio e un maremanno. È stata una vera e propria esecuzione». È quanto avvenuto giovedì scorso a Frascineto, piccolo borgo arberesh della provincia di Cosenza, ma la notizia è stata divulgata solo oggi da una donna, l’imprenditrice Alessia Astorino, che si prendeva cura dei due cani e che ha sporto denuncia presso il commissariato di Pubblica Sicurezza di Castrovillari (CS). “Sparare? A Frascineto, provincia di Cosenza, si può. Giovedì 13 maggio, davanti al mio caseificio, hanno sparato e ucciso – ha scritto l’imprenditrice in una nota – due cani, di cui mi prendevo…

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COSENZA Sempre nel medesimo filone investigativo, si evidenzia che già nel dicembre 2020 le Fiamme Gialle ciociare avevano tratto in arresto un imprenditore della provincia di Latina, procedendo a sottoporre a sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, numerosi beni per un valore di oltre un milione di euro. Le attività ispettive amministrative, sotto il profilo tributario, poste in essere su tutto il territorio nazionale parallelamente alle concomitanti attività di polizia giudiziaria, hanno consentito di accertare complessivamente ricavi non dichiarati sottratti a tassazione per circa 300 milioni di euro, costi indeducibili per 63 milioni di euro, nonché imposte evase quantificate in circa…

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COSENZA Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, nella persona del sostituto Procuratore Roberto Bulgarini Nomi, hanno consentito di individuare decine di società coinvolte, aventi sede su tutto il territorio nazionale ed in particolare in provincia di Roma, Napoli, Milano, Verona e Latina, che a vario titolo hanno posto in essere plurime condotte illecite, quali l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi, l‘omesso pagamento dell’Iva tramite il rilascio di false dichiarazioni d’intento prive dei prescritti requisiti di legge, nonché l’occultamento delle scritture contabili, al fine di impedire la ricostruzione della movimentazione dei prodotti petroliferi commercializzati. Complessivamente, sono state deferite…

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COSENZA Le complesse e prolungate attività di indagine sono state avviate nel 2018, a seguito di due distinte verifiche fiscali effettuate nei confronti di una società di capitali operante nel settore della commercializzazione dei prodotti petroliferi, avente sede in Sora (Fr). Le predette attività ispettive, corroborate con le risultanze delle acquisizioni informatiche effettuate da personale specializzato computer forensics, hanno subito evidenziato molteplici criticità in relazione alla genuinità delle fatture di acquisto del prodotto petrolifero commercializzato. In particolare, i documenti di trasporto esaminati indicavano, quali fornitori, soggetti che solo “cartolarmente” partecipavano alle operazioni di compravendita, in quanto il prodotto, di fatto,…

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COSENZA In tale contesto, infatti, tra i soggetti destinatari del suddetto provvedimento giudiziario vi sono anche alcuni pregiudicati, contigui al predetto clan camorristico, operante prevalentemente in provincia di Napoli, risultati peraltro già coinvolti in recenti attività investigative in materia di applicazione di misure di prevenzione previste dalla vigente legislazione antimafia. Le operazioni di sequestro hanno riguardato le disponibilità finanziarie di 4 società aventi sede legale nelle province di Frosinone e di Napoli, nonché le disponibilità finanziarie, di beni mobili ed immobili di 6 soggetti, amministratori di diritto e di fatto delle predette. Nel corso delle operazioni odierne, inoltre, sono stati…

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COSENZA I Finanzieri del dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nell’ambito della ampia operazione denominata “Diesel Free Tax”, hanno individuato un articolato e sofisticato sistema di evasione finalizzato all’illecita commercializzazione, su tutto il territorio nazionale, di prodotti petroliferi per l’autotrazione a prezzi di gran lunga inferiori alla media del mercato di riferimento, grazie all’omesso versamento e/o all’indebito risparmio dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette. Al termine delle investigazioni, la Procura della Repubblica di Cassino, diretta dal Procuratore Luciano d’Emmanuele, ha emesso, in via d’urgenza, un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta e per equivalente per un ammontare di…

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CATANZARO Sulla base di quanto accertato, stante la fragranza del reato di lesioni aggravate e tentata violazione di domicilio, I. A. è stato tratto in stato di arresto e trattenuto presso le Camere di Sicurezza del Commissariato in attesa dell’Udienza di convalida, avvenuta nella giornata di ieri, al termine della quale è stata disposta l’applicazione nei confronti dello stesso della misura degli arresti domiciliari. Entrambi gli extracomunitari sono risultati in regola con le norme sull’immigrazione. (News&Com)

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CATANZARO Gli agenti sono riusciti a bloccare l’aggressore, evitando che continuasse nella sua azione violenta e, subito dopo, hanno contattato la persona che ha richiesto l’intervento, un senegalese, visibilmente impaurito da quanto accaduto. L’uomo ha spiegato ai poliziotti di essere stato costretto a barricarsi in casa, insieme alla moglie e al figlioletto di un anno, nel tentativo di sfuggire alla furia violenta del suo aggressore, aggiungendo che, poco prima dell’arrivo della Volante, l’aggressore lo aveva colpito con un pugno in faccia e percosso violentemente con un bastone, e che, malgrado egli si fosse barricato in casa, aveva cercato ripetutamente di…

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CATANZARO Nella serata del 16 maggio scorso, personale della Squadra Volante del commissariato di polizia di Lamezia Terme è intervenuto in località Varrà di Sant’Eufemia-Lamezia, in quanto un cittadino extracomunitario richiedeva aiuto al 113, riferendo di essere oggetto di una violenta aggressione fisica da parte di un altro extracomunitario, armato di un bastone.  In effetti, gli agenti, giunti prontamente sul luogo indicato, hanno sorpreso un cittadino nigeriano, I. A. di anni 34, mentre, visibilmente agitato, minacciava e inveiva contro le persone presenti all’interno di una abitazione. (News&Com)

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VIBO VALENTIA  Più in particolare, è stato rilevato che i beneficiari, all’atto di presentazione della domanda o durante l’erogazione del beneficio stesso, avevano omesso di comunicare di essere sottoposti a misura cautelare personale, anche a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, ovvero avevano omesso di comunicare la loro condanna definitiva intervenuta nell’arco dei dieci anni dalla richiesta del beneficio o che alla condanna o alla misura cautelare era stato sottoposto un loro familiare. Tra gli indagati figurano soggetti che all’atto dell’inoltro della domanda alla sede dell’INPS o comunque durante l’erogazione del beneficio erano stati sottoposti a misure cautelari personali…

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