
VIBO VALENTIA “L’esito delle analisi di tali campioni è moderatamente rassicurante, perché quasi tutti i parametri segnano il rispetto dei limiti tabellari previsti dal Testo Unico dell’Ambiente (nello specifico Allegato 5 Titolo V D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.), tranne che per il Berillio ed il Vanadio”. Riporta ancora la nota dell’Arpacal. “Questi lievi superamenti per berillio e vanadio – sottolinea la nota – non sono comunque associati a valori significativi di IPA e PCB, famiglie di composti strettamente correlati all’incendio. Ora l’attenzione si sposta sulla destinazione urbanistica di quei terreni, ad oggi agricoli, previsti dalla Pianificazione Urbanistica del Comune”. “Previo riscontro da parte dell’Ente comunale della esatta destinazione urbanistica dei terreni presso cui sono stati effettuati i campionamenti relativamente agli analiti (Berillio – Vanadio) rinvenuti in concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) superiori ai limiti – spiega nel suo rapporto l’Arpacal – preliminarmente si rappresenta che tale riferimento viene utilizzato per il principio di cautela, poiché per i suoli agricoli (se tale si riscontrasse fossero i terreni circostanti all’impianto) il legislatore ad oggi non ha ancora stabilito i limiti specifici, per i quali una nota dell’Istituto Superiore della Sanità stabilisce che, in assenza di studi specifici da parte delle autorità regionali, possano essere applicati quelli relativi ai siti a verde pubblico, privato e residenziale, ossia la colonna A del D.lgs. 152/06”. “In sostanza – conclude la nota che Arpacal ha inviato al Comune di San Gregorio di Ippona – se l’Ente comunale certificasse che la destinazione urbanistica dei terreni presso cui sono stati effettuati i campionamenti è ad uso verde pubblico, privato e residenziale o agricolo, per cui valgono i limiti della colonna A, sarà opportuno, a maggior tutela della salute pubblica e dell’ambiente, approfondire le indagini ambientali almeno fino al primo metro di suolo superficiale”. (News&Com)