
CATANZARO “Il Tpl calabrese ha bisogno di molte cose, di risorse, razionalità e modernità in modo particolare, certamente non ha bisogno né di una mobilità di ‘classe’, né di un liberismo incontrollato causato dalla incapacità della Regione”. Sostiene ancora il segretario generale Filt-Cgil Calabria Costantino. “In questi mesi di assenza di confronto (per esclusiva scelta dell’assessore) – denuncia – avremmo voluto esprimere la nostra opinione per non fare saltare il sistema del trasporto pubblico calabrese, dare stabilità agli affidamenti, una vera politica degli orari delle città, l’utilizzo della tecnologia, l’aumento dell’offerta anche attraverso accordi con il settore del trasporto turistico che avrebbe potuto mettere a disposizione pullman per il trasporto pubblico locale, e altro ancora”. “In questa situazione – sottolinea Costantino – ci sembra evidente che sia necessario creare un fronte comune con le Associazioni delle aziende del TPL per costringere la Regione Calabria ad uscire fuori dalla apatia in cui è sprofondata nel settore dei trasporti. Chiediamo, dunque, che la Regione utilizzi con razionalità le risorse previste dal governo già con il decreto di agosto e, soprattutto, preveda immediatamente risorse aggiuntive regionali per garantire un servizio indispensabile ai cittadini oltre che la totale sicurezza per i lavoratori”. “Chiediamo, inoltre – afferma ancora – che sia erogata l’anticipazione del rimborso del Contratto nazionale di lavoro per il 2020 e l‘erogazione della quota parte dell’annualità 2019, tenuto conto che le relative risorse sono disponibili e previste nell’apposito capitolo di bilancio regionale”. “Con l’attuale assessore regionale ai Trasporti – conclude Costantino – ci accontenteremo, dunque, di avere risposte su pochi ma essenziali problemi, che sono di ordinaria amministrazione o legati alla pandemia e che sono vitali per lavoratori e aziende in questa fase di emergenza. Per il resto, per i problemi di prospettiva, sulla razionalizzazione del sistema, sui bacini, sulla modernizzazione del settore aspetteremo le nuove elezioni nella speranza che, a prescindere da chi le vinca, il settore torni ad essere governato e si possa riprendere una vera discussione fra governo regionale, sindacati, associazioni di aziende ed altri soggetti portatori di bisogni e interessi collettivi”. (News&Com)