
REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale respinge le dimissioni di Pippo Callipo, leader di “Io Resto in Calabria” e dell’opposizione, con il voto della maggioranza di centrodestra, ma il Pd e il centrosinistra si dividono a causa del sì alle dimissioni da parte del capogruppo di “Dp” Giuseppe Aieta e del democrat Luigi Tassone. Un esito che ovviamente apre uno scenario assolutamente nuovo nell’area del Pd e del centrosinistra, anche alla luce del prossimo “ritorno sulla scena” dell’ex governatore Mario Oliverio, la cui “ombra” si staglia dietro le quinte ricordando che la sua ricandidatura alla guida della Regione a dicmebre era stata stoppata dalla segreteria nazionale democrat proprio a favore di Callipo.
LE DIMISSIONI DI CALLIPO Callipo aveva protocollato le dimissioni lo scorso 29 giugno, motivandole con un documento particolarmente forte. «Da subito – aveva scritto Callipo – ho lavorato con entusiasmo e ottimismo, tuttavia – si legge – ben presto ho capito che le regole e i principi che ordinano l’attività del Consiglio regionale sono di fatto “cedevoli” al cospetto di prassi consolidate negli anni che mortificano la massima Assemblea legislativa calabrese e che si scontrano con la mia mentalità improntata alla concretezza” L’attività del Consiglio si svolge assecondando liturgie politiche che impediscono la valutazione delle questioni sulle quali l’Assemblea è chiamata ad esprimersi, impedendo quindi – aveva poi concluso l’imprenditore che il Consiglio stesso renda quel servizio al quale dovrebbe tendere istituzionalmente».(News&Com)