
(AGENPARL) – ven 10 giugno 2022 “La nostra posizione nel Mediterraneo rappresenta il cuore dell’Europa, proiettando il Vecchio Continente verso l’Africa e il Medio Oriente. Una tale Nazione deve avere una marina che protegge e che, se le circostanze lo richiederanno, metterà le sue navi e il suo personale in situazioni di pericolo imminente per il bene del Paese che ha giurato di difendere. Ed è questo che la Marina Militare italiana ha fatto da oltre 160 anni. Oggi, qui a Gaeta, celebriamo l’anniversario dell’Azione di Premuda del 10 giugno 1918, una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare, nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia e grande perizia, il Comandante Rizzo affondò la corazzata “Santo Stefano”. L’eroismo, il coraggio e la lealtà di quegli uomini sono riconoscibili nel servizio unico che i nostri marinai prestano ogni giorno, da decenni, assicurando la libertà di navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza delle nostre coste. Gli uomini e le donne della Marina Militare rappresentano un patrimonio e una riserva su cui la Repubblica può sempre contare, lo vediamo quotidianamente e non dimentichiamo il loro contributo a sostegno degli italiani e dei Paesi amici durante la lotta alla pandemia. L’efficienza e professionalità di questi uomini e donne costituiscono uno strumento essenziale per il mantenimento della condizione di pace dell’intera Comunità Internazionale, ma anche per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. In questa giornata, rinnovo a tutto il personale e ai loro familiari i miei più sinceri sentimenti di gratitudine, innegabilmente condivisi da tutto il Paese, per gli esempi di umanità, sacrificio e dedizione della Forza Armata”. Lo dichiara la Sen. Marinella Pacifico (Coraggio Italia, Cdx, Gruppo Misto), componente Esteri e segretario del Comitato parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione, partecipando alle celebrazioni della Giornata della Marina Militare a Gaeta. Nella splendida città laziale, che dà il nome all’omonimo Golfo, venne scritta la prima pagina del Regno d’Italia, con la resa della fortezza il 13 febbraio 1861 e con l’unione sotto un’unica bandiera della costituenda flotta militare.
