(AGENPARL) - Roma, 1 Aprile 2020(AGENPARL) – Roma, 01 apr 2020 – Dario Pulcini, Assessore alle Politiche Ambientali del V Municipio, è intervenuto oggi pomeriggio ai microfoni di Radio Roma Capitale e, simultaneamente, a quelli di Radio Sei. Intervistato da Jacopo Nassi e da Alessio Buzzanca, rispettivamente conduttori della radio politica romana e di quella calcistica laziale, l’Assessore ha dato aggiornamenti su quanto sta facendo l’Amministrazione Municipale per gestire e contrastare l’emergenza covid 19.
A tal proposito Pulcini ha affermato: “Nel nostro Municipio gran parte dei cittadini si sta comportando in maniera corretta seguendo le disposizioni legislative pur abitando in quartieri molto popolosi con punte di 20mila abitanti per km. Il comportamento dei cittadini è, per la stragrande maggioranza, coerente e rispettoso. Bisogna dire che spesso il comportamento è determinato dalla paura più che dalla consapevolezza. Dovremmo avere, invece, più coscienza e modificare le nostre abitudini. Le forze dell’Ordine stanno dando un grande aiuto sul territorio. Per fortuna ci sono stati e continueranno ad esserci tanti esempi di solidarietà all’interno del territorio con i giovani che aiutano gli anziani a fare la spesa e i commercianti che aiutano portando generi alimentari a domicilio”.
L’Assessore ha analizzato anche i risultati di alcuni studi svolti dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e dall’Università Aldo Moro di Bari e Alma Mater di Bologna che evidenziano il ruolo delle polveri sottili come veicolo di batteri e virus. Parallelamente, un altro studio citato è stato quello del WWF che ha parlato delle pandemie come effetto boomerang dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, in particolare come conseguenza della distruzione degli ecosistemi. Pulcini ha quindi dichiarato: “Un report molto interessante del WWF, uscito da pochi giorni, e un documento fatto dalla SIMA e da due Università italiane, correlano l’inquinamento e la devastazione degli ambienti naturali all’insorgenza di queste pandemie, riportando dati scientifici, studi fatti negli anni e comparazioni con altri virus passati. C’è un nesso causale fra i nostri comportamenti quotidiani (come riscaldiamo le nostre case, come ci spostiamo, come e quanto consumiamo e come produciamo) e l’impronta ecologica. Le nostre singole azioni hanno un impatto molto grande sulla vita di tutti noi. Nella situazione attuale, le conseguenze dell’eccessivo consumo di risorse e di stravolgimento degli habitat naturali si è manifestato nella maniera peggiore ossia con una pandemia. Voglio ricordare però che, solo in Italia, circa 80mila persone l’anno muoiono a causa dell’inquinamento. Nel nostro Municipio, in proporzione, muore una persona al giorno per inquinamento. Quest’ultimo è prevedibile e modificabile dalle nostre azioni diversamente da quanto possiamo fare con un’epidemia una volta che è scoppiata”.
Interpellato su ciò che succederà una volta arginata l’epidemia e quindi su ciò che ci aspetterà “dopo”, l’Assessore ha detto: “La riflessione più importante da fare è sul dopo. Come ritorniamo alla vita “normale”? Torneremo ad una vita frenetica come prima senza pensare alle cause e conseguenze e a cosa accade accanto a noi oppure inizieremo a parlare di qualità della vita cambiando la mentalità e i nostri comportamenti?
La riflessione che vorrei fare e vorrei che fosse condivisa anche dalla maggior parte dei cittadini, è quella di iniziare a comprendere che il nostro modello economico e le nostre strategie di sviluppo non sono quelle più efficaci e efficienti né le migliori per aumentare la qualità della vita. In questi giorni, giustamente, si parla tanto dei provvedimenti economici di sostegno alle famiglie e alle imprese, credo però che ritornare ad un modello di sviluppo che dà centralità all’accumulazione di denaro, piuttosto che alla qualità della vita sia un errore che non dobbiamo ripetere”.
Pulcini poi ha commentato quanto è stato scritto nel settimanale “L’Internazionale” sulla diminuzione dell’inquinamento che si è verificata in queste settimane: “C’è un bellissimo articolo su l’Internazionale, in cui si afferma che è bello che sia diminuito l’inquinamento ma, dopo tutte le crisi economiche, il boom dei consumi è ripartito peggio di prima e l’inquinamento è aumentato. Siccome l’inquinamento fa parte della nostra qualità della vita, della salute, che è il tema principale su cui dobbiamo riflettere in questi giorni, credo sia questo il punto di partenza da cui ripartire: cerchiamo uno sviluppo compatibile con la sostenibilità ambientale. determina l qualità della nostra vita. Nei momenti di difficoltà emergono i lati più umani e solidali di tutti noi (come accennato prima, le iniziative di solidarietà intraprese nel Municipio in questo periodo di emergenza), ma emergono purtroppo anche i lati più negativi perche molte famiglie conflittuali si sono trovate a stretto contatto tutto il giorno e una mia amica che lavora al 112 mi ha detto che arrivano tante chiamate per denunciare violenze domestiche.
Questa grande difficoltà deve essere una grande opportunità di riflessione”.
Pulcini ha poi aggiunto alcuni esempi: “Il problema dei rifiuti è all’ordine del giorno nella nostra città. Il 30% dei rifiuti è materia organica, scarti alimentari. Se ognuno di noi mettesse una compostiera sul balcone, avremmo meno rifiuti. I cattivi odori che provengono dai cassonetti, di cui spesso i cittadini giustamente si lamentano, sono prodotti principalmente da materia organica che, invece di essere buttata, potrebbe diventare fertilizzante. La materia organica può diventare compost. Dobbiamo andare verso questa direzione. Questo è solo uno dei tanti esempi di scelta ecosostenibile che si può abbracciare nella vita di tutti i giorni.
Si tratta di abitudini individuali che devono diventare scelte della collettività. Bisogna effettuare un cambiamento culturale, non può essere frutto di un’imposizione dall’alto.
Voglio ricordare che “politica” deriva dal greco “polites” che significa “cittadino”. La politica è cittadinanza attiva e siamo quindi tutti corresponsabili delle politiche che mettiamo in atto sui nostri territori e questo determina l’efficienza o inefficienza della cura del verde, dalla sanità e dallo smaltimento dei rifiuti, per esempio.
Ripartiamo da un bel dialogo, ché abbiamo bisogno come cittadini romani di tornare a dialogare, parlare e costruire insieme dei percorsi efficaci nei nostri territori”.