
(AGENPARL) – mer 25 maggio 2022 ****RENVIO CORRETTO CAUSA REFUSO NEL TESTO****
?TURISMO. COLDIRETTI VENETO: Il PDL REGIONALE SU AGRITURISMO RISPONDE ALLE ESIGENZE DEI CONSUMATORI.
25 maggio 2022 – “Dopo oltre due anni di lavoro, di confronto e di mediazione voluti da Regione del Veneto coinvolgendo tutte le categorie interessate direttamente (agrituristi) o indirettamente (albergatori) spiace constatare che le proposte di modifica della Legge quadro 28/2012 ancora una volta non siano state comprese o fraintese. La riscrittura della norma nasce in primis per rispondere alle esigenze del mercato, anche in virtù dei cambiamenti dovuti al lungo periodo pandemico che ha modificato profondamente le abitudini dei consumatori – spiega Diego Scaramuzza Presidente regionale di Terranostra – Diverse modifiche hanno come scopo un mero alleggerimento burocratico della norma. Per le altre modifiche di tipo tecnico ancora una volta ci mettiamo a disposizione per spiegare nuovamente che oltre ad essere legittime, non vanno minimamente a creare una concorrenza sleale tra settori che, lo ricordiamo, sono affini, sinergici e non sovrapponibili dato che raggiungono clienti di natura differente”.
“Non siamo più disposti a tollerare strumentalizzazioni ed attacchi gratuiti che appaiono orientati, non tanto, a criticare in modo costruttivo una norma che si prefigge di meglio normare il settore agrituristico, quanto a gettare fango su un settore colpevole, secondo alcuni, di beneficiare di un “regime di fiscalità agevolato” – afferma Marina Montedoro Direttore di Coldiretti Veneto – è utile ricordare a tutti che ad oggi in Veneto parliamo di 1.500 agriturismi autorizzati che accolgono l’1-1,5% degli arrivi e delle presenze di tutto il turismo regionale, la media attuale dei posti letto in agriturismo è di 15-20 come massimo e spesso andare oltre le 12 stanze e 24 posti letto è complesso per i vincoli autorizzativi esistenti. Inoltre – prosegue Marina Montedoro – preme sottolineare che più un agriturismo è strutturato, ha dipendenti e fa investimenti, più ha convenienza ad operare in regime ordinario come una qualunque altra struttura ricettiva o ristorativa, in modo da detrarre i costi. Possiamo affermare infatti che le impropriamente dette “agevolazioni” delle quali gioverebbero le aziende agricole/agrituristiche vanno a compensare i maggiori obblighi derivanti dai vincoli a cui sono sottoposte dalle normative di settore, senza dimenticare che gli agricoltori e agrituristi con la loro attività offrono un servizio a vantaggio della collettività. Come Coldiretti – conclude Marina Montedoro – auspichiamo che il Progetto di Legge in approvazione prosegua il suo iter, in modo da dotare finalmente il comparto di regole adeguate al contesto in cui oggi operiamo”.