
(AGENPARL) – sab 21 maggio 2022 [Regione Emilia-Romagna]
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
N. 743/2022
Data 21/05/2022
All’attenzione dei Capi redattori
Welfare e Lavoro. Firmato un protocollo di intesa tra la Regione e l’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna, che aderisce al Patto per il Lavoro e per il Clima. Bonaccini: “Un’altra dimostrazione della capacità di questa terra di fare sistema, qui un patto sociale unico nel Paese”
Oggi a Bologna nell’Aula Absidale dell’Università la sigla del protocollo d’intesa e l’adesione dell’Associazione al Patto. Iniziative condivise su crescita, formazione, occupazione, accesso ai servizi pubblici
Bologna – Progettare insieme le condizioni per crescita economica, formazione, occupazione e accesso ai servizi pubblici.
È con queste finalità che è stato firmato questa mattina nell’aula Absidale Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, nell’ambito delle celebrazioni per il trentennale della nascita delle fondazioni bancarie, un protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna che, contestualmente, ha aderito al Patto per il lavoro e per il Clima, facendo così salire a 60 il numero dei firmatari, che comprende parti sociali, enti locali, università, Terzo settore e volontariato, associazioni ambientaliste, Ufficio scolastico regionale, professioni, Camere di commercio, banche.
A siglare i documenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e Paolo Cavicchioli, presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna dal 2018 al 2022.
Presenti anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla, l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, e il presidente di Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, Francesco Profumo.
“Un’altra dimostrazione della capacità di questa terra di fare sistema nell’interesse del territorio e dell’intera comunità regionale- commenta Bonaccini-, per un progetto condiviso di sviluppo sostenibile che punti al lavoro di qualità e ad una transizione ecologica non più rinviabile. Il confronto e la condivisione sono un patrimonio storico di questa regione, che abbiamo nel nostro Dna, e lo diventano ancora di più in un momento in tutti i sensi straordinario, come quello che stiamo vivendo”.
“Occorre lavorare bene e insieme per sfruttare al meglio la grande occasione di crescita che questa regione, come tutto il Paese, ha davanti- conclude il presidente- grazie a risorse e a un progetto di rilancio senza precedenti. Il Patto per il Lavoro e per il Clima rappresenta un patto sociale unico nel Paese, col quale costruire un nuovo futuro e l’Emilia-Romagna della piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
“Siamo molto soddisfatti di aver siglato questo importante accordo territoriale -afferma Paolo Cavicchioli-, riteniamo che sia davvero un significativo tassello in grado di far nascere nuove collaborazioni tra enti locali e Fondazioni nell’attuazione del Pnrr. L’accordo è un esempio virtuoso della collaborazione fra pubblico e privato, un’azione congiunta che va nell’immediato a sostegno degli enti locali nella progettazione di iniziative candidabili ai finanziamenti provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dai Fondi settennali europei. Oggi la nostra attenzione e quella degli enti locali èorientata, in particolare modo, verso le aree territoriali che più difficilmente possono accedere a tali risorse, con lo scopo di approfittare efficacemente delle opportunità di sviluppo economico e sociale che vengono offerte”.
Il protocollo
Il Protocollo prevede che Associazione e Regione collaborino, nel rispetto dei propri ruoli e competenze, a definire progetti e interventi condivisi. Oltre alla realizzazione delle missioni del Pnrr, degli obiettivi specifici dei Fondi strutturali e di investimento europei e della strategia nazionale aree interne, l’accordo individua come prioritari interventi di ampio impatto sociale, destinati a valorizzare specializzazioni e vocazioni di ciascun territorio, in particolare la riduzione delle diseguaglianze nelle opportunità di istruzione, occupazione e di accesso ai servizi pubblici.
Tra gli ambiti di progettualità su cui si focalizza l’intesa: le infrastrutture di welfare, il terzo settore, le attività formative per diversi target di popolazione, il sostegno a nuove realtà imprenditoriali, la creazione di nuova e buona occupazione, la transizione ecologica e climatica, la digitalizzazione e innovazione tecnologica, la salvaguardia del territorio e dell’agricoltura sostenibile, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, la promozione di salute e benessere.
Vincenzo Menichella
(In allegato, le foto della firma)
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