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Oggetto: comunicato stampa
Inaugurata in sala civica “Omocausto”, la mostra che
ricorda l’olocausto di gay, lesbiche, bisex e transgender
internate nei campi di concentramento nazisti
L’esposizione sarà visitabile fino al 5 giugno
ALBINEA (21 maggio 2022) – E’ stata inaugurata questa mattina in sala civica,
e sarà visitabile fino al 5 giugno, la mostra “Omocausto, la persecuzione
invisibile”, che ricorda l’olocausto di gay, lesbiche, bisex e transgender
internate nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra
Mondiale.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Albinea, Nico Giberti, l’assessore
alle Pari opportunità, Roberta Ibattici, il vicesindaco Mauro Nasi, l’assessore
Daniele Menozzi, il presidente di Arcigay Reggio Emilia, Alberto Nicolini e la
presidente del Comitato Gemellaggi Pace e Cooperazione Internazionale,
Stefania Manenti.
“Il linguaggio della mostra è molto attuale e diretto – ha spiegato Nicolini –
l’idea è aprire una porta per chi la visita, in modo che poi possa informarsi più
dettagliatamente su un fenomeno che per troppo tempo è rimasto in secondo
piano. Ancora una volta Albinea si rivela una comunità attenta alle minoranze.
È con gratitudine che presenteremo la nostra nuova mostra sulle vittime
LGBTI+ delle persecuzioni nazifasciste, che si conclude con uno sguardo a ciò
che accade oggi, nella speranza che questo aiuti a allargare la comprensione
della cittadinanza attraverso la grande empatia più volte dimostrata”.
LA STORIA
La storia della strage delle persone gay, lesbiche, bisex e transgender nei
campi di concentramento è spaventosa. Furono circa 14 mila coloro che furono
internati. Di questi solo circa 4 mila sono sopravvissuti. L’obiettivo della mostra
è offrire un breve percorso storico per tramandare la memoria di uno sterminio
Marco Barbieri