(AGENPARL) - Roma, 19 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 19 December 2025 Comunicato stampa
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**Nuovo report delle associazioni europee
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sulla implementazione della Nature Restoration Law:
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serve un cambio di passo
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**L’Italia è ancora indietro nella sua implementazione, anche se dall’ultimo mese qualche passo in avanti è stato fatto. Ora serve una forte accelerazione per un Piano nazionale a favore della natura e della sicurezza del territorio**
Ieri è stato reso pubblico il report di valutazione di medio termine sull’attuazione della Nature Restoration Law redatto dal coordinamento delle associazioni Europee #RestoreNature a cui hanno contribuito per l’Italia **Lipu, Pro Natura e WWF Italia**, e scaricabile alla pagina [https://f5i0t.r.a.d.sendibm1.com/mk/cl/f/sh/SMK1E8tHeFuBmnl4adyKQUZDTgQy/Ch1x4l6bsZzH](https://www.restorenature.eu/en/our-work-past-actions/towards-restoring-nature-in-europe).
La Nature Restoration Law è uno strumento fondamentale per invertire i processi di degradazione dell’ambiente naturale, che stanno ponendo in grave pericolo la funzionalità degli ecosistemi e la conservazione della biodiversità. I Piani Nazionali di Ripristino hanno lo scopo di mettere in pratica, a livello di ogni singolo Stato, i contenuti del regolamento, rendendo di fatto realtà i suoi contenuti.
Il report ha fotografato lo stato di avanzamento della redazione dei Piani nazionali di Ripristino di 23 Stati membri ad oltre un anno dall’entrata in vigore del regolamento, ossia ad Ottobre 2025. **L’analisi comparata dei piani ha preso in esame i progressi compiuti per quattro requisiti essenziali per garantire la credibilità dei Piani**, ossia: Base scientifica (utilizzo delle migliori conoscenze e dei migliori dati disponibili), Ambizione (visione e portata), Inclusività (partecipazione e trasparenza) ed Empowerment (sostegno politico, coordinamento e risorse).
**Il livello di implementazione a livello Europeo appare abbastanza disomogeneo**, con diversi Paesi all’avanguardia che stanno redigendo piani nazionali di ripristino tempestivi e credibili, ma il quadro generale appare ad oggi ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi vincolanti previsti dalla legge.
**L’Italia appare come uno dei fanalini di coda in questo processo**, essendo, a ottobre 2025, data della raccolta delle informazioni, ancora alle prese con la definizione della Governance.
Lipu, Pro Natura e WWF Italia riconoscono che dallo scorso ottobre alcuni segnali fanno sperare in un cambio di passo, come ad esempio la pubblicazione di una pagina web dedicata al regolamento sul sito del ministero dell’Ambiente e la dichiarazione di una imminente consultazione dei portatori di interesse. Nonostante l’inizio dei tavoli di lavoro a livello tecnico e alla supervisione scientifica di Ispra, il nostro Paese è in estremo e ingiustificato ritardo avendo a disposizione ora meno di un anno (la deadline è settembre 2026) per presentare la bozza di piano alla Commissione Europa.
**Un Piano nazionale di Ripristino ambizioso**, fondato su solide evidenze scientifiche e costruito attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali, **può diventare un vero e proprio pilastro strategico per il futuro del Paese. **Oltre a contrastare la perdita di biodiversità, esso offre l’opportunità di rafforzare la sicurezza del territorio, riducendo i rischi idrogeologici, aumentando la resilienza agli eventi climatici estremi e mitigando gli effetti sempre più frequenti di siccità e alluvioni. Investire nel ripristino degli ecosistemi significa quindi proteggere i cittadini, tutelare le risorse naturali e costruire un modello di sviluppo più sicuro, resiliente e sostenibile per le generazioni presenti e future.
Per questo è necessario rafforzare gli sforzi comuni perché siano intraprese una serie di azioni prioritarie per tradurre la legge sul ripristino della natura in azioni efficaci e tempestive, partendo da un** reale sostegno e maggiore coinvolgimento politico delle parti interessate**, ottenibili soprattutto aumentando la **consapevolezza e il sostegno dell’opinione pubblica nei confronti del ripristino della natura.**
Il sostegno e il controllo della Commissione europea sono fondamentali per il raggiungimento di questi obiettivi. Parallelamente, è essenziale rafforzare le capacità e i finanziamenti degli Stati membri, compreso uno stanziamento aggiuntivo e mirato del ripristino nel prossimo bilancio dell’Ue.
**“**La legge sul ripristino della natura offre all’Europa una chiara via d’uscita dal collasso della natura e alle conseguenze dei cambiamenti climatici traghettando l’Europa verso la resilienza – concludono le associazioni – un’attuazione poco efficace non è un’opzione”.
19 dicembre 2025
**Ufficio Stampa Lipu-BirdLife Italia**
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Lipu ODV – Via Pasubio 3/bis, 43122, Parma
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