(AGENPARL) - Roma, 17 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 17 December 2025 Buon lavoro
COMUNICATO STAMPA
Parco della Luna: il centrodestra di Biondi rifiuta il confronto e smaschera il vero obiettivo, cacciare le associazioni da Collemaggio
Le dichiarazioni del sindaco Biondi rappresentano l’ennesimo tentativo di riscrivere la storia del Parco della Luna e dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, evitando accuratamente di entrare nel merito delle questioni sollevate in Consiglio comunale e dalle associazioni cittadine.
La verità è una sola: il Parco della Luna non è più il progetto che era nato dopo il sisma del 2009. Un progetto costruito dal basso, animato per oltre quindici anni da associazioni, collettivi e realtà cittadine che hanno restituito vita, cura, cultura e socialità a un’area abbandonata della città. Sono state proprio queste associazioni a rendere Collemaggio un luogo vivo e a ottenere, attraverso il Masterplan per l’Abruzzo, i finanziamenti per la sua riqualificazione, in dialogo con la giunta comunale di Massimo Cialente e con la Regione Abruzzo guidata da Luciano D’Alfonso.
Oggi, invece, la maggioranza di centrodestra guidata da Pierluigi Biondi ha completamente stravolto quella visione, riscrivendo il progetto senza coinvolgere chi quell’area l’ha resa ciò che è. Le associazioni non sono state coinvolte nella progettazione, sono state progressivamente messe all’angolo e ora vengono addirittura dipinte come un problema da rimuovere.
Durante il Consiglio comunale straordinario sul futuro del Parco della Luna, la maggioranza ha scelto deliberatamente di non discutere nel merito, rifiutando ogni confronto politico sul destino dell’area di Collemaggio, sul futuro degli edifici, sulla gestione degli spazi e sulla sostenibilità del progetto. Al contrario, ha preferito offendere i partecipanti, delegittimare le associazioni e ignorare una parte viva della città, facendo finta che non esista.
L’ordine del giorno presentato chiedeva cose semplici e di buonsenso: trasparenza, chiarezza sul destino degli immobili, un percorso partecipato, il coinvolgimento stabile delle associazioni nella gestione futura, la tutela della continuità delle attività sociali e culturali. Tutte richieste respinte o ignorate.
